L’alimentazione ideale per fare trekking. Cena, colazione e pranzo corretti per affrontare la fatica
Il trekking è un’attività che può essere ritenuta al cento percento bruciagrassi e che si svolge all’aria aperta, in genere in località collinari e di montagna. Dal momento che questa particolare passeggiata è più una scarpinata su percorsi impervi e spesso implica la scalata di muri di roccia o salite impervie verso picchi maggiormente alti, dove respirare risulta difficoltoso, l’attività in questione richiede parecchia forza fisica.
Per riuscire a compiere uno sforzo del genere è necessario alimentarsi nel modo giusto e aver organizzato lo zaino da montagna per portare con sé senza disagi le scorte di cibi proteici, che possono soddisfare il bisogno rispetto al dispendio calorico dovuto dal trekking, e scorte di acqua per evitare la disidratazione ad alta quota. L’escursionismo è uno sport per gente pratica, che riesce a trascorrere lunghi giorni all’aria aperta, sapendosi arrangiare per venire incontro alle necessità quotidiane.
L’alimentazione per il trekker
Tra le cose commestibili che un trekker deve portarsi dietro per nutrirsi, vi indichiamo quelle che sono le più importanti e come suddividerle nei pasti principali.
Colazione del trekker
La maggior parte delle scorte energetiche che ti serviranno durante tutta la tua giornata di cammino dovrai accumularle durante la prima colazione, che in generale è definita come “il pasto più importante” anche per chi corre per esempio.
In questo pasto devono essere contenuti tutti i principi nutritivi di cui un essere umano ha solitamente bisogno, ossia: carboidrati, grassi, vitamine (ma poche fibre) e sali minerali, oltre che acqua, è importantissimo rimanere sempre ben idratati mentre si cammina.
Quindi, uno yogurt con fette biscottate e crema di nocciole potrebbe essere lo spuntino perfetto per cominciare, prima di mettersi in marcia. Anche i cereali al cioccolato, la marmellata e i biscotti possono rappresentare degli snack perfetti. L’importante è non esagerare con le quantità.
Una colazione consumata un paio d’ore prima la performance può rivelarsi un ottimo aiuto per il trekker. È in grado di fornire il giusto apporto energetico per cominciare le prime ore della giornata di slancio.
Pranzo, o meglio, spuntini durante il trekking
Non è il caso di fermarsi troppo a lungo per mangiare, perché non si deve appesantire lo stomaco mentre si compie uno sforzo fisico: potrebbe essere controproducente. Per questa ragione, sarebbe meglio prediligere un pranzo molto leggero, super veloce, puntando di più sui piccoli snack a base di frutta secca durante il tragitto (più o meno una manciata di noccioline ogni ora). Infatti non tutti sanno per esempio che i pistacchi americani possono vantare una grande varietà e complessità nutritiva: contengono anche proteine, vitamine, fibre, grassi buoni e minerali. Quindi per avere una idea possiamo dire che 30 grammi di pistacchi contengono solo 160 calorie e sono utili soprattutto al mantenimento dei muscoli dopo lo sforzo.
Cena della sera prima: come deve essere?
La sera prima di cimentarsi con il trekking bisognerebbe fare una scorta energetica completa: lo spazio maggiore dovrebbero averlo i carboidrati complessi, spesso poco presenti in alcune diete, e cioè pasta, riso, cereali e patate, che rappresentano la principale riserva di energia ma senza appesantire per avere un buon sonno in vista della faticosa attività motoria.