Taste of Milano 2011. Un viaggio nel gusto
15-18 Settembre 2011. Milano, Ippodromo di San Siro.
La nuova location ha sicuramente reso onore a questo grande evento, giunto alla sua seconda edizione. Purtroppo il tempo sabato e domenica è stato a dir poco inclemente e non tutti hanno potuto “assaggiare” i piatti di questi 20 chef tra i migliori di Milano.
Ci scusiamo con gli chef e i ristoranti che non abbiamo “assaggiato”, tra cui Il marchesino, Trussardi alla Scala, Bianca, D’O, Ernst Knam, Finger’s, Il luogo di Aimo e Nadia, Innocenti evasioni, Langosteria 10, Osaka, Savini, The Park restaurant, ma eravate davvero tanti e tutti invitanti.
Alice Ristorante
Chef Viviana Varese
Neanche da dirlo…che coda davanti alla cassa del Ristorante Alice. Davvero un gran successo! Ma sicuramente non inaspettato. Il profumo di fritto “buono” e la parola “pizza” hanno richiamato anche i palati più esigenti e raffinati e aspettarla qualche minuto valeva davvero la pena. Una rivisitazione creativa e gustosa come nello stile di Viviana. Divertente anche la presentazione del dolce “Che Palla!” che la socia Sandra rompe davanti all’ospite con un martello da giudice dicendo: “Perchè? le palle si…? ROMPONO”. Simpatiche e attivissime come sempre. Il limone di Sorrento…
Omaggio a Sofia pizza fritta con mozzarella di bufala “la fenice”, pomodori confit e bavarese di pomodoro
Ristorante Don Carlos
Chef Angelo Gangemi
Romano romano, Angelo Gangemi presenta anche nel suo menù al Ristorante Don Carlos di Milano la tradizionale “Cacio e pepe”. Non poteva non proporla a Taste, perchè fa parte delle sue origini, anche se al Don Carlos proprio non si riesce a togliere dalla carta la “Cotoletta alla milanese” che Angelo prepara come fosse un milanese DOC. La sua cucina rispecchia la sua personalità, solare, briosa e al contempo ricercata. Ha scelto a Taste di mettere in vista la sua cucina, “perchè mi piace far vedere come lavoriamo, il nostro ordine, la nostra pulizia, il nostro impegno, la nostra organizzazione”, ci spiega.
ROMA: lasagnetta di cacio e pepe, crema di pomodorini, polvere di guancialetto e chips di cipolla
Calamaretto farcito di baccalà alla vicentina con crema leggera di patate affumicate e vele di riso venere all’acciuga
Joia
Chef Pietro Leemann
Ogni piatto ha un titolo che riporta al modo in cui questo unicissimo chef interpreta i sapori. Con lui si viaggia in un bosco incantato di profumi e sapori, che come ci racconta entusiasta Fabrizio Marino, executive chef del Joia, bisogna approciare “aprendo la mente, lasciandosi andare…”. Chiediamo a Fabrizio come assaggiare questo piatto, se ha un’ordine da consigliarci, se partire dal formaggio, dal chutney o dal pumpernickel: “No, no…”, risponde sorridendo, “dovete solo giorcarci, associando i bocconi come il vostro istinto e gusto ci suggerisce”. Effettivamente, ci abbiamo giocato…difficile per palati “classici”, non associare alla lavanda il profumo dei cassetti…ma bastava associarlo al chutney di mele e tutto sembrava avere un senso.
Intima relazione: Formaggio del Boscasso stagionato nella lavanda, chutney di rape e miele di castagne, pumpernickel ai semi di finocchio di montagna
Si gioca con i sapori del Joia
Il Liberty
Chef Andrea Provenzani
Ottima consistenza per questo pacchetto gustoso di Parmigiana di melanzane incartata. I sapori si sentono tutti, quelli di una ricetta classica della cucina tradizionale italiana come le melanzane alla parmigiana. Il dolce dei fili di zucchine conclude il piatto raffinandone il gusto.
Oro cioccolato e passione…una gioia per la vista e una delizia per il palato. Oro cioccolato e passione racchiude in sé il sapore forte ed intenso del cioccolato del Ghana, cremoso e dal gusto persistente.
Il profumo del piatto evoca spiagge lontane esotiche, grazie al frutto della passione che abbraccia il sapore in una esplosione di golosità.
Parmigiana di melanzane “incartata” con stracciatella e julienne di zucchine al basilico
Oro, cioccolato e passione: Cremoso al cioccolato Nyangbo 80% del Ghana, frutto della passione e sfoglie d’oro
Al pont de ferr
Chef: Matias Perdomo
Già da mezzogiorno vedendo girare questo piatto ci si chiedeva… ma questo capolavoro di colore…sembra di vetro…sarà di uno chef giapponese…che cosa può essere rosso così…fosforescente…così di vetro…così…non riconducibile a niente del nostro territorio…ebbene…ebbene sì! È la cipolla di Tropea caramellata. Sulla guida di Taste c’è la ricetta, sembra fattibile a casa, basterebbe trovare l’isomalto, ma in realtà…credo proprio che ci voglia tanta tecnica e scuola per riprodurla, e assicuro, non solo per l’aspetto ma anche per il gusto, un involucro trasparente, croccante grazie alla tecnica, quella della soffiatura del vetro di Murano.
Cipolla rossa di Tropea caramellata con il formaggio di capra
Ristorante Nicola Cavallaro
Chef Nicola Cavallaro
Saporito e croccante il baccalà di Cavallaro, l’abbiamo apprezzato molto, il bis ci stava. L’altro piatto “Oca in onto (presidio slow food) con purè di patate allo zenzero” ha riscosso un grande successo. Allo stand del suo ristorante abbiamo inoltre ritrovato Francesca e Alessandro della scuola di cucina Incontri con lo chef presso la quale Nicola tiene regolarmente corsi a cui non si può mancare per imparare l’Alta Bassa Cucina.
Crocchette di Baccalà mantecato in crosta di mandorle, pistacchi e nocciole con chips di polenta soffiata
Tano passami l’olio
Chef Gaetano Simonato
Il petto d’anatra…ammetto che è stato il mio piatto preferito. Ho apprezzato tantissimo la laccatura agli agrumi, il carciofo non ha lasciato nessun retrogusto persistente e l’ananas si sposava a meraviglia. Se si pensa a dei sapori “troppo” dolci insieme, ebbene non è così. Assolutamente delizioso e gustoso, così come si sono rivelate le uova di quaglia…un esplosione di sapore, intenso e sapido, come lui, Tano davvero un personaggio alla mano, verace come gli olii di cui va costantemente alla ricerca. Tano al momento ha 58 olii in carta che consiglia in base ai piatti proposti.
Petto d’anatra croccante laccato agli agrumi con carciofi e ananas
Uovo di quaglia caramellate su mousse di anatra, bottarga di uovo d’anatra e anatra fredda all’arancia
Foodart
Chef: Matteo Torretta
Travolgente e scoppiettante, in perenne moto perpetuo, Matteo non sa stare fermo! Infatti, lasciato il blasonato, storico Ristorante Savini di Milano, ora si divide tra i due ristoranti il Gourmet Divino Crisaore a Cagliari e il Foodart Restaurant a Milano. Questo piatto mi ha lasciata perplessa e stupita. Inquietante alla vista le vongole che fanno da letto al maiale! Ma lui con i sapori ci sa davvero fare e i risultati lo confermano. Superato l’impatto visivo, il sapore delle vongole conferisce a sorpresa ancora più sapidità al maiale.
Croque di maiale con salsa di vongole e zenzero
Gelateria Paganelli
Via Generale Gustavo Fara, 14, Milano
Chiamarlo “solo” gelato è davvero riduttivo. Francesco con sua moglie Elena continuano la tradizione del nonno creando un prodotto artigianale con tanta passione e dedizione che trapela dai loro occhi e dall’entusiasmo con cui porgono il cucchiaino d’assaggio. Abbiamo provato il gusto “Sangue di Giuda”, un fondente strepitoso che si sposa a meraviglia con le amarene che donano quel colore che ricorda proprio il vino Sangue di Giuda. Il pistacchio con peperoncino? Indescrivibile. Non si può dire “al gusto di…”, ma “è pistacchio!!!”. Non ho potuto fare a meno inoltre di fare il bis di gelato al lucuma, si il lucuma, uno strepitoso frutto peruviano che, come ci dice Francesco, ognuno lo paragona al gusto che gli sembra più simile. Per me…una caramella mou, buonissimo!!! Inoltre, a fine serata…la gelateria Paganelli, ci ha deliziato con i meravigliosi sorbetti di vino…Un salto alla Gelateria Paganelli, è d’obbligo per chi ama il VERO gelato.
Enoteca Gaboardi Pogliani
Viale Premuda 34, Milano
Grazie all’enoteca Gaboardi e Pogliani abbiamo “annaffiato” i nostri palati golosi con gli ottimi vini come il Cartizze Viviana Valdo e il Prosecco 10 Valdo, la Bonarda Rosso Giorgi, lo Jalè Bianco Cusumano e il Vermentino Bianco Capichera.
Complimenti a tutto lo staff che ha lavorato alacremente per soddisfare tutti i gusti, e un grazie speciale a Davide Pogliani di Enoteca Gaboardi e Pogliani per la sua amichevole ospitalità e i suoi preziosi consigli.
Il teatro degli chef
Scholtès in collaborazione con Teatro 7 LAB (Via Thaon di Revel 7, Milano).
Inoltre…Grandi chef hanno tenuto dimostrazioni live e corsi di cucina presso il teatro degli chef, presentati dall’amico chef Gualtiero Villa.
Alcuni momenti del Press Aperitif
Prima dell’avvio della seconda giornata abbiamo partecipato all’aperitivo per la stampa dove ci è stato possibile fotografare gli chef tutti insieme. Nelle loro cucine c’è gran fibrillazione dalle prime ore del mattino e alla spicciolata arrivano tutti…
Federica Spelta (Alimentipedia), Andrea Berton, Andrea Aprea
Andrea Berton, Davide Oldani
Andrea Berton, Matias Perdomo, Andrea Aprea, Davide Oldani
Federica Spelta (Alimentipedia), Giovanni Bon
Matteo Torretta
Nicoletta e Federica Spelta (Alimentipedia) con Davide Oldani