Glossario del vino
Termini e parole riguardanti il mondo del vino. Esistono termini e parole riguardanti solo il vino o comunque relative alla degustazione dei vini, alla produzione e alle loro caratteristiche aromatiche e olfattive o in base alla gradazione alcolica. Con questo glossario il vino non avrà più segreti!
Vedi anche le Guide alla degustazione del vino e I vini.
Si dice di un vino leggermente dolce che contiene un lieve residuo di zucchero.
Si dice di un vino non ancora affinato caratterizzato da una sgradevole acidità.
Si dice di un vino eccessivamente ricco di acidità.
Si dice di un vino dal profmo e dal sapore caratterizzati da una notevole presenza alcolica.
Si dice di un vino aspro, ruvido, astringente, per eccessiva presenza di tannini.
Si dice di un vino abbastanza dolce.
Si dice per definire il colore di molti vini passiti e o liquorosi (es. Passito di Pantelleria, Malvasia delle Lipari, Marsala superiore...) e anche per vini bianchi ossidati.
La disciplina che descrive e classifica i vitigni.
Si dice di un profumo o di un vino ricco, avvolgente.
È un processo di valutazione che mira alla conoscenza dei caratteri organolettici (di degustazione) di un prodotto e delle conseguenti reazioni sensoriali tramite l'uso di test sui consumatori o in laboratorio i cui risultati vengono elaborati ed interpretati.
È l'anno vendemmiale dal quale deriva un determinato vino. Sinonimo di Millesimo, Vintage, Colheita, Vendange, Vendemmia.
Sono le curve che si formano sulle pareti del bicchiere quando il vino viene fatto roteare, e che ricadono come lacrime formando appunto dei piccoli archi. Sono dovuti alla presenza di alcol e glicerina e sono tanto più fitti e numerosi, quanto maggiore è la forza alcolica del vino.
Si dice di un vino fine ed elegante, ma anche unico, di rara qualità e superiore.
Si dice di un vino che ha le sue componenti in gradevole proporzione fra loro. Un vino raggiunge l'armonia con la giusta maturazione.
Il complesso delle sostanza odorose derivate direttamente dall'uva (aromi primari) e quelle sviluppate successivamente a seguito della fermentazione (aromi secondari) e dell'invecchiamento (aromi terziari)
La sensazione olfattiva che si percepisce attraverso la via retronasale dopo aver deglutito il vino.
Provengono direttamente dall'uva. Alcuni vitigni ne sono particolarmente ricchi, es. il Moscato o il Sauvignon.
Si formano durante la fermentazione ad opera dei lieviti e di certi enzimi. Questi odori possono evocare la banana, le caramelle inglesi, o addirittura lo smalto per le unghie.
Si formano con l'invecchiamento del vino.
Si dice di un vino con eccesso di tannino e acidità, ruvido al gusto e che lega in bocca.
Si dice di un vino imponente, maturo, con un bouquet formato, grande struttura e un finale lungo.
Piccolo fusto di rovere francese dalla capacità di 225 litri. Ha la particolarità di essere costruiro con doghe piegate a fuoco diretto.
Pratica enologica, effettuata per lo più in fusti di legno piccoli e in barriques, che consiste nel rimettere in sospensione i lieviti al fine di incrementare la cessione di sostanze colloidali al vino, migliorandone la struttura e il bouquet.
Si dice di un vino leggero, sapido, gradevole e facile da bere.
Qualifica un vino bianco nato da uve bianche. Utilizzata per indicare uno Champagne elaborato con il solo vitigno bianco Chardonnay in opposizione al Blanc de Noir, ottenuto da due vitigni neri: Pinot Noir e Pinor Meunier e vinificato in bianco.
Si dice di un vino con spiccate sensazioni olfattive e retrolfattive riferibili al legno tostato delle botti nelle quali il vino è stato conservato.
Vedi Perlage.
È l'insieme dei profumi che un vino acquista soprattutto con l'invecchiamento, tra cui il tipico goudron.
Si dice di un vino che presenta estrema luminosità nel colore e limpidezza.
Spumante secco, con un tenore di zuccheri inferiore a 15 g/l. (vedi Extra Brut e Pas Dosè)
Si dice di un vino che genera una sensazione di calore data dalla ricchezza di alcol e glicerina.
Piccola bottiglia in legno pregiato usata per la fermentazione e conservazione di alcuni vini, come il Vin Santo.
Termine usato per definire un'alta intensità di colore.
È il metodo industriale di produzione di vini spumanti e frizzanti che consiste nel provocare in autoclave la seconda fermentazione del responsabile della presa di spuma del vino.
Tonalità di colore che identifica vini dal colore rosso poco intenso, quasi rosato.
Si usa in riferimento al vino spumante ottenuto col metodo della rifermentazione in bottiglia.
Si dice di un vino il cui bouquet è formato da una vasta gamma di sfumature olfattive.
È l'insieme degli elementi che compongono un vino tranne l'acqua e l'alcol.
Si dice di un vino di buona struttura generale, robusto, ricco.
Si dice di un vino poco persistente, che lascia uno scarso sapore in bocca.
Parola francese che indica unospecifico vigneto, o una sua parte, in una determinata zona. Le uve dei crus sono di qualità pregiata.
Sottospecie di un tipo di vitigno.
È il risutato delle operazioni di taglio di vari vini di diverse provenienze o annate.
Operazione che coinvolge gli organi sensoriali e che permette di apprezzare le caratteristiche di un prodotto e poter così esprimere un giudizio. L'esame organolettico può avere anche finalità giuridica, ad esempio per la classificazione dei DOCG o DOC. Vedi Guida alla degustazione.
Si dice di un vino che ha caratteristiche di armonia, finezza e pregio.
Operazione di separazione dei raspi.
Si dice di un vino nel quale la carenza o eccesso di un componente crea un forte squilibrio.
"Denominazione di Origine Controllata"; appartengono a questa categoria i vini in cui la zona di origine della raccolta delle uve per la produzione del vino è delimitata come prevedono i disciplinari di produzione.
"Denominazione di Origine Controllata e Garantita" si attribuisce a quei vini aventi già la D.O.C, che oltre ad avere speciali pregi organolettici, abbiano acquisito una particolare fama. E' la massima qualificazione prevista.
Si dice di un vino più con alto contenuto zuccherino, più di abboccato e amabile.
Si dice di un vino bianco con corpo e struttura, specie se maturati in legno.
Si dice di un vino equilibrato, aristocratico, di classe.
Si dice di un vino le cui principali componenti sono nel giusto rapporto fra loro.
Sentore vegetale tipico di vitigni quali il Cabernet e Merlot, presente nei vini giovani e nelle uve non perfettamente mature.
Sentore tipico del vino invecchiato, un po' pungente e alcolico.
Vino spumante molto secco, con residuo zuccherino fra 0 e 6 g/l. (Vedi Brut e Pas dosè)
Ricco di feccia, ovvero di un sedimento che si deposita al fondo del recipiente dove sono contenuti mosti o vini giovani, composto da lieviti morti, batteri. Non limpido, e caratterizzato da odori sgradevoli.
Ricco di feccia, ovvero di un sedimento che si deposita al fondo del recipiente dove sono contenuti mosti o vini giovani, composto da lieviti morti, batteri. Non limpido, e caratterizzato da odori sgradevoli.
Fermentazione alcolica è il processo per il quale gli zuccheri contenuti nel succo d'uva si trasformano in alcoli, anidride carbonica e altri prodotti secondari sotto l'azione dei lieviti. La Fermentazione Malolattica invece avviene dopo quella alcolica e consiste nella trasformazione dell'acido malico in acido lattico sotto l'azione dei batteri lattici. È favorita in particolare nei vini rossi o nei bianchi corposi maturati in legno.
Parassita che attacca le radici della vite europea, distruggendone l'apparato radicale. Originario dall'America è apparso in Europa verso il 1860 provocando la graduale distruzione dei vigneti. Si è contrastata usando il portainnesto con "piede americano" resistendo ai suoi attacchi sul quale sono state innestate le viti europee.
Si dice di un vino elegante nei profumi e armonico nel gusto.
Si dice di un vino con sensazioni olfattive che ricordano il profumo di alcuni fiori.
Termine che si riferisce al profumo, indica un vino dal sentore di fiori, frutta, erbe, intensi, fini ed eleganti.
Si dice di un vino col profumo fruttato, mentre al gusto presenta una gradevole acidità.
Si dice di un vino con sentore tipico dei vini giovani, che evocano profumi di frutta fresca.
Si dice di un vino non ancora pronto.
Termine che significa "catrame". È il sentore tipico di alcuni grandi rossi invecchiati. È una delle componenti del bouquet.
Si dice di un vino che ha un colore tra il rosso rubino e l'amaranto, tipico dei grandi rossi invecchiati.
Si dice di un vino ricco di sostanze estrattive. È una sensazione anche tattile e si riferisce alla densità del vino.
È la pratica colturale che consiste nel trapiantare su un ceppo o su un tralcio di vire un frammento di un'altra varietà.
Nel colore indica la tonalità, nel profumo l'ampiezza delle sensazioni, al gusto la persistenza.
Si dice di un vino dalla bassa gradazione alcolica.
Micro organismi responsabili della fermentazione alcolica.
Si dice di un vino perfettamente trasparente senza materiali in sospensione.
Si dice di un vino che per gradazione, struttura, e dolcezza somiglia a un liquore.
Si dice di certi vini di ottima qualità che lasciano al palato gradevoli sensazioni gustative, molto persistenti.
Bottiglia per vino spumante con capacità di 1,5 l.
Si dice di un vino debole, povero di corpo.
Si dice di un vino dal colore rosso molto invecchiato, alla soglia della maderizzazione.
Si dice di un vino che ha raggiunto lo stadio ottimale di maturazione.
Metodo di produzione dello spumante che prevede la formazione di "bollicine" tramite la rifermentazione del vino base direttamente in bottiglia. Operazione manuale, ogni bottiglia viene toccata dalle mani dell'uomo circa cento volte prima di essere pronta al consumo. Vedi Metodo Charmat.
È l'anno della vendemmia riportato sull'etichetta di un vino: annata generalmente eccezionale.
Si dice di un vino di scarsa acidità, stucchevole, troppo morbido, piatto.
Si dice di un vino equilibrato e con una certa rotondità dovuta all'abbondanza di alcol e glicerina.
Prodotto ricavato dalla pigiatura dell'uva fresca, non ancora fermentato.
Profumo, insieme di odori che si sprigionatno da un vino. Si dice che un vino ha naso quando è ricco di odori.
Carattere del vino legato all'acidità. Rivela corpo e carattere.
Si dice quando il profumo di un vino o il suo gusto è franco e senza difetti.
Si dice di un vino dal colore giallo chiaro, simile alla paglia.
È lo spumante più secco in assoluto, al quale non è stato aggiunto dopo la sboccatura lo sciroppo di dosaggio e la bottiglia è stata ricolmata con lo stesso prodotto. (Vedi Brut, Extra Brut)
Si dice di un vino ricco di zuccheri, estratto e glicerina.
Odore acuto, a volre sgradevole, provocato da sostanze volatili o gassose.
È la "fontanella" di bollicine di anidride carbonica che si forma nel bicchiere riempito di spumante. Più queste sono fini e continue e migliore è la qualità dello spumante.
Durata delle sensazioni gusto olfattive prodotte da un vino.
Si dice di un vino troppo ricco di corpo.
Si dice di un vino di scarsa acidità e sapidità.
Si dice di un vino che ha corpo e struttura, ben equilibrato.
Si dice di un vino che presenta un colore rosso leggero e giovane, specie per i vini novelli.
Si dice di un vino che dà sensazioni aromatiche e odorose molto gradevoli.
Si dice di un vino che è adatto ad essere consumato senza ulteriore invecchiamento.
Intelaiatura a cavalletto in legno dove a collo in giù terminano la maturazione le bottiglie di spumante Metodo Classico di grande struttura.
Parte legnosa del grappolo, in genere eliminata prima della pigiatura dell'uva.
L'insieme delle sensazioni che si avvertono dopo aver deglutito il vino.
Sentore tipico dei vini lungamente invecchiati in un ambiente pocero di ossigeno che tende ad attenuarsi con l'ossigenazione a contatto con l'aria.
Parola che indica alcune sfumature di colore dei vini.
Qualifica destinata ai vini invecchiati almeno due anni e spesso con gradazione alcolica elevata.
Si dice di un vino ricco di alcol.
Si dice di un vino morbido per il contenuto di glicerina e zuccheri, di moderata acidità e corpo pieno.
Si dice di un vino in genere giovane.
Si dice di un vino ricco di sali minerali.
Operazione con cui si eliminano i depositi nella lavorazione dello spumante Metodo Classico.
Si dice di un vino privo di zuccheri.
Si dice di un vino ricco di profumi che ricordano le spezie.
Vino caratterizzato da uno sviluppo di bollicine di gas carbonico formatosi al momento della fermentazione. Vedi anche Perlage, Metodo Charmat e Metodo Classico. Brut, Extra Brut e Pas Dosè.
È l'insieme delle componenti di un vino.
Menzione riservata ai vini con gradazione alcolica naturale più elevata e spesso con affinamento obbligatorio.
È la mescolanza di vini diversi per vitigno, provenienza ed età.
Sostanza ceduta al vino dalla buccia e dai vinaccioli dell'uva, ma anche dai raspi e dal legno delle botti. Soprattutto nei rossi è importante per conservare il vino e il suo colore. Al gusto dà una sensazione astringente e ruvida che si attenua con l'invecchiamento. Si dice "Vino tanninico" quando un vino è astringente, ruvido, con eccesso di tannini.
L'insieme di un territorio, vitigno, e tecniche tradizionali di vinificazione che determinano il carattere di un vino.
Si dice di un vino che ha in sè i caratteri peculiari della sua categoria. Riconducibile ad una determinata zona o vitigno.
Si dice di un vino che ha terminato la fermentazione e non presenta tracce di anidride carbonica. Sinonimo fermo.
Miscela di uve diverse che fermentando insieme daranno un unico vino.
Si dice di un vino poco limpido.
Si dice di un vino armonico, morbido.
Si dice del colore di un vino tendente al verde, segno di presenza di clorofilla nelle uve base.
È una particolare tecnica di degustazione che valuta i vini di un medesimo produttore o di una sola zona in sequenza di annata, dal più giovane al più vecchio.
Vinificazione in rosso: si usa per ottenere un vino rosso partendo da uve rosse che vengono eliminate dai raspi, e il cui mosto è formato dal succo, dalla buccia e dai vinaccioli.
Vinificazione in bianco: si intende la vinificazione condota in assenza di vinacce. Si eliminano i raspi, le bucce, i vinaccioli, si utilizza il solo succo.
Vinificazione in rosato: si parte da uve rosse che vengono pigiadiraspate: il mosto viene poi lasciato a contatto con le bucce per almeno 12 - 36 ore, fino ad ottenere il colore desiderato.
Si dice di un vino giovane il cui profumo ricorda quello del mosto in fermentazione.
Tipo di pianta e quindi di uva dalla quale deriva un determinato vino.
Si dice di un vino fresco con presenza di anidride carbonica.
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