Coriandolo

Coriandolo

Detto anche prezzemolo cinese, appartiene infatti alla stessa famiglia del prezzemolo, del cumino, dell’aneto, e del finocchio.

Informazioni generali

Descrizione del coriandolo

Le sue foglie vengono usate per aromatizzare, mentre i semi sono usati in cucina come spezia e in fitoterapia.

Le foglie sono profondamente dentate e settate. Il loro gusto è simile a quello del prezzemolo, ma l’aroma è pungente; le foglie apicali, sono invece filamentose e ricordano quelle del finocchio.

Non sono gradite a tutti, poiché mentre alcuni ne apprezzano l’aroma e il sapore speziato e amaro, altri le trovano sgradevoli.

Del coriandolo si usano anche i cosiddetti semi, che altro non sono che i frutti e che vengono utilizzati come spezia: sono dolci con un lieve sapore di limone e sono meno piccanti delle foglie.

I coriandoli di Carnevale prendono il nome proprio da questa erba.

La pianta

Pianta del coriandolo
Il coriandolo, nome scientifico Coriandrum sativum, è una pianta erbacea originaria dei paesi del Mar Mediterraneo della famiglia delle Apiaceae o Umbelliferae. Ha radice sottile e poco ramificata, il fusto eretto, alto circa 30-50 cm, con la parte superiore ramificata; le foglie alterne, nella parte inferiore sono appena incise e provviste di gambo, mentre in quella superiore sono frastagliate e senza gambo.

Fiori del coriandolo
I fiori del coriandolo che appaiono all’inizio dell’estate, presentano cinque petali bianchi o appena rosati, sono piatti per forma e riuniti in ombrelle.

Se ne usano soprattutto i frutti (semi) che nascono in giugno/luglio. Sono simili ai granelli di pepe ma dal colore giallino e vengono usati come spezia.

Come coltivare il coriandolo in vaso

La coltivazione in Italia non presenta difficoltà. Può essere coltivato in vaso. L’odore della pianta è piuttosto sgradevole prima della completa maturazione dei semi. I semi di Coriandolo conservano il loro potere germinativo per alcuni anni.

Quando va seminato?

Semi di coriandolo
Semi di coriandolo

La pianta può essere seminata in qualunque periodo dell’anno per la raccolta delle foglie, o in primavera per portare la pianta a seme. Il terreno deve essere fertile e sciolto.

Seminare a temperature superiori a 20°-23°, profondità 1,5-2 cm, in coltura protetta o a dimora in file distanti 50cm, (la pianta adulta avrà un diametro di circa 20cm).

Germina in 7-10 giorni, ogni seme rotondo è in realtà doppio, e da esso nascono due germogli.

Non appena la pianta cresce è possibile raccogliere le foglie per uso culinario.

Le foglie possono essere essiccate o surgelate, ma è sempre preferibile consumarle fresche.

In tarda estate la pianta crescerà moltissimo in altezza, per creare bellissime infiorescenze. Lasciate indisturbate le piante di cui volete raccogliere i semi.

Quanta luce serve?

Preferisce esposizioni in pieno sole e una posizione calda e riparata.

Quanto va bagnato?

Va innaffiato frequentemente.

Quando si raccolgono foglie e semi?

In tre settimane circa si ottiene il coriandolo fresco. Le foglie tenere possono venire raccolte, a seconda delle necessità, a partire da un mese dopo la semina e si consumano crude in insalata o si aggiungono alle minestre. Quando il fogliame tende al giallo è il momento di raccogliere i semi: tagliare estirpando la pianta e essiccare in mazzetti per alcuni giorni al sole, quindi battere per ottenere i semi. Tenere da parte i semi più grossi per la semina dell’anno prossimo.

Come si conservano i semi?

Una volta ben essiccati i semi del coriandolo si conservano in un contenitore a chiusura ermetica al riparo dalla luce e dall’umidità.

Consigli

  1. Una regolare sarchiatura e soprattutto lo spoglio delle foglie poste alla base del cespo nel momento in cui si avvicina la fioritura daranno ottimi risultati.
  2. È meglio non seminare il coriandolo vicino al finocchio, perché quest’ultimo ne soffre; l’anice al contrario trae vigore dalla vicinanza con il coriandolo.

Reperibilità e forme in commercio

Non facilissima in Italia.
Il coriandolo si trova sia fresco in foglie sia sotto forma di semi, interi ma anche già macinati.

Informazioni culinarie

Usi del coriandolo in cucina

Il coriandolo, trova numerosi impieghi nella cucina internazionale e meno in quella Italiana. I suoi semi principalmente vengono adoperati nelle preparazioni di insaccati come salsicce e mortadelle e macinati sulle carni cotte, e nell’industria dei liquori (dove è contenuto intero e spesso scambiato per granelli di pepe) per aromatizzare per esempio il gin, e il liquore Chartreuse.

In cucina, i semi di coriandolo macinati insieme al pepe e al timo danno un sapore esotico al riso bollito; oppure, mescolati alla noce moscata, migliorano il gusto del purè di patate.

Le foglie vengono usate come aromatizzante al posto del prezzemolo.

In Oriente le foglie, il cui odore ricorda la cimice, sono utilizzate al posto del prezzemolo per aromatizzare insalate.

I frutti (detti semi) di coriandolo macinati, dal vago sentore di scorza d’arancia e limone, costituiscono l’ingrediente principale del curry e del garam masala.

Se in Messico si usano frutti e foglie per insaporire le pietanze, nel bacino balcanico con i frutti ci si arricchisce il pane e nell’area anglosassone i dolci.

Altri utilizzi

Il coriandolo può essere usato come infuso.

Come conservare

I frutti del coriandolo si conservano in recipienti di vetro con chiusura ermetica lontano dalla luce e dall’umidità; si dovrebbero conservare interi e macinare al momento dell’utilizzo, poiché se conservati in polvere, l’aroma si disperde molto facilmente.

Informazioni geografiche

Zona di coltivazione

Cresce ed è coltivato in Europa, Russia, India.

Informazioni nutrizionali

Proprietà del coriandolo

Il coriandolo è una spezia dalle notevoli virtù: è infatti un buon tonico del sistema nervoso, stimola l’attività cerebrale, calma gli spasmi dolorosi, favorisce la digestione, attenua il senso di fatica.

Secondo la fitoterapia, il coriandolo sviluppa proprietà antisettiche, antispasmodiche, digestive, carminative e stimolanti.

Consigliato a chi vuole eliminare i gas intestinali e attenuare i crampi addominali.

Principi attivi: olio essenziale, linalolo, acido clorogenico e caffeico, vitamina C.

Infuso digestivo

Il suo infuso è in grado di eliminare i gas intestinali e attenuare i crampi addominali, si ottiene mettendo in infusione 2 grammi di semi di coriandolo in 100 ml di acqua bollente; prendete uno o due cucchiai di questo infuso dopo i pasti. Tratto da erboristeriedelladda.it.

Celiachia

Non contiene glutine.

Controindicazioni

NON USARE, in gravidanza ed allattamento.
Usato in dosi eccessive è inebriante e può causare disturbi nervosi e fastidi renali. Consultare il proprio medico.

Calorie del coriandolo

Ogni 2 cucchiai di coriandolo fresco tritato contengono 8 Kcal.

Informazioni culturali

Origine del nome

Coriandrum è una parola latina, che trova le sue radici nella parola greca corys (cimice), seguita dal suffisso -ander (somigliante); le due parole si riferiscono alla somiglianza con lo sgradevole odore emanato dalla pianta, simile a quello delle cimici, che persiste fino alla maturazione dei suoi frutti. Per questo motivo questa pianta viene anche chiamata erba cimicina.

Nella storia

È stato impiegato fin dalla più remota antichità (sin dal 5000 a.C.) come pianta aromatica e medicinale dagli Egizi, dagli Ebrei, dai Greci e dai Romani.

Anche Apicio, lo menziona, poiché lo usava per farne la base di un condimento chiamato ‘Coriandratum’, mentre secondo Plinio, mettendo alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino al levar del sole si poteva far sparire il mal di testa e prevenire la febbre.

Curiosità

I coriandoli di Carnevale. Nel Rinascimento per Carnevale i semi del coriandolo venivano glassati con lo zucchero e da lì iniziò la tradizione dei coriandoli a Carnevale, in un secondo momento formati da pallottoline di gesso, attualmente dischetti di carta multicolori.

Anche detto

Con il nome spagnolo “cilantro”, “prezzemolo cinese”, “erba cimicina”.

Nelle altre lingue

Lingua Voce
Inglese coriander
Francese coriandre
Spagnolo cilantro
Tedesco koriander

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