Avventure agrodolci.
In questa raccolta di articoli comparsi su riviste quali “Gourmet” e “Rolling Stone” e su quotidiani come il “Los Angeles Times”, Anthony Bourdain guarda il mondo da questa sua nuova situazione di “esiliato” dalle cucine. Gran parte degli articoli è sui toni del precedente “Kitchen Confidential”: la fauna di desperados multietnici che popola le cucine di New York, le bevute dopo il turno serale, le atmosfere chiassose e sanguigne, l’epico attaccamento dei cuochi alla loro vita sfasata. Gli scritti sulle cucine di New Mothafuckin’ York City sono quelli in cui Anthony Bourdain dà il meglio di sé: si va dalla guida ai migliori “deli” di New York, con tanto di indirizzo, descrizione dei piatti e del servizio; all’elogio dell’immigrazione clandestina, di messicani, ecuadoriani e caraibici, che fornisce così tante valide braccia al mondo della ristorazione, molto meglio degli studentelli bianchi, freschi di scuola professionale; alla spiegazione del gergo di cucina.