Amarone

Amarone

L’Amarone della Valpolicella è considerato il vino rosso veneto più prestigioso e noto sull’intero mercato mondiale. Il numero di bottiglie di questo vino venduto in America ha superato quelle di Brunello. Nel 1968 a questo vino venne riconosciuta la Doc ed oggi con il suo 10-15% della produzione totale è ancora considerato però un prodotto di nicchia.

Colore

Rosso rubino intenso, a volte tendente al granato.

Profumo

Frutta matura, confettura di amarena, lamponi  e prugna. In quelli più invecchiati si possono percepire anche sentori di muschio e di tabacco.

Gusto

L’Amarone della Valpolicella è un vino piuttosto ricco e denso, con astringenza piuttosto marcata, comunque equilibrata sia dalla dalla spiccata morbidezza sia dal notevole volume alcolico. Anche l’acidità – nonostante sia piuttosto “coperta” dalla morbidezza e dall’alcol – è piacevolmente percettibile nell’Amarone della Valpolicella, contribuendo all’armonia e all’equilibrio.

Gradazione

Minima 14°. In media tra i 15°-16°. Occorre far decantare il vino per almeno due ore.

Costo

Alto.

Invecchiamento e annate speciali

L’affinamento dell’ Amarone avviene inizialmente in botti di rovere e successivamente in barriques. Il periodo che intercorre tra la vinificazione e l’imbottigliamento di solito non è inferiore ai due anni, e fino alla commercializzazione spesso intercorrono quattro anni. L’ Amarone è un vino che invecchia bene, una bottiglia ben conservata può anche dare il meglio di sè dopo 10 o 15 anni.

Le annate considerate eccezionali dell’Amarone sono: 1983, 1988, 1990 e la 1997. Se avete delle bottiglie di queste annate, stappatele per grandi occasioni!

Abbinamento

Perfetto abbinamento ai piatti autunnali o invernali, come brasati, stracotti, spezzatini, arrosti, soprattutto di selvaggina. Può essere accompagnato a piatti “importanti” come selvaggina e carni arrosto, ma anche a salumi, formaggi stagionati e ai piatti tipici della tradizione. Anche bevuto da solo è un degno finale di un pasto serale o può essere il compagno di una piacevole meditazione. Vedi Abbinamento vino cibo.

Altri utilizzi

L’Amarone è un ottimo ingrediente per preparare un risotto prelibato.

Vitigni: Corvina, Rondinella e Molinara

Queste uve sono vendemmiate nelle prime due settimane del mese d’Ottobre e successivamente poste con estrema delicatezza sui graticci, con l’accortezza di disporle in un unico strato per far meglio circolare l’aria.

Nel fruttaio (così si chiama questo luogo di essiccatura dove deve essere sempre garantita un’ ottima areazione) l’uva inizia lentamente ad essiccare e dopo circa quattro mesi avrà perso quasi il 50% del proprio peso. Questa fase è molto delicata e richiede grande cura da parte dei produttori, in quanto le uve poste sui graticci orizzontalmente sono sottoposte in modo accurato a controlli continui per eliminare quei grappoli o acini che presentano muffe o che sono in via di deterioramento. Diversamente dall’essiccatura verticale (gli acini non buoni cadono e non deturpano gli altri) con questo tipo di essiccatura è indispensabile un controllo manuale.

Agli inizi di febbraio, l’uva viene quindi pigiata e si avvia la lunga macerazione delle bucce e la lenta fermentazione a bassa temperatura, che può durare anche per 30/50 giorni. In questo modo gli zuccheri, per effetto dei lieviti, si trasformano in alcol. Se il vino finale mantiene una presenza di zuccheri inferiore a 4 grammi per litro, potrà definirsi Amarone. Se la quantità è superiore a 4, si ottiene invece il Recioto.

Zona di produzione

Territori della Valpolicella, colline intorno a Verona, comprende i comuni di: Negrar, Marano, Fumane, S.Ambrogio e S.Pietro in Cariano.

Il bicchiere

Servire in ampi bicchieri, in modo da dare ai profumi la possibilità di evolversi con l’ossigenazione del vino. Vedi Bicchieri da vino.

Temperatura di servizio

Temperatura di servizio ideale dai 18°C ai 20°C. Vedi Termometri da vino.

Informazioni culturali

Nella storia

L’Amarone della Valpolicella è considerato, con ragion d’essere, il vino rosso veneto più prestigioso e noto sull’intero mercato mondiale. Il numero di bottiglie di questo vino venduto in America ha superato quelle di Brunello. Dai vitigni Corvina, Rondinella e Molinara di queste terre, nascono le uve che compongono questo eccezionale vino, l’Amarone. La Valpolicella comprende tutta la zona collinare intorno a Verona. Questa zona ha fama storica per la produzione di vino che risale già al V secolo a.C. Le più antiche tracce di coltivazione della vite in Valpolicella risalgono al V secolo a.C. Poeti in età romana, quali Virgilio e Marziale, già apprezzavano il vino della Valpolicella, mentre Plinio conservava un vino della zona in un’anfora per l’invecchiamento, ed era il vino preferito proprio dall’imperatore Augusto. Fu Cassiodoro, alla corte di Teodorico nel VI secolo, a lasciarci la più bella lode del Recioto della Valpolicella. Non si può parlare di Amarone della Valpolicella senza citare il Recioto, volgarmente detta versione “dolce” dello stesso Amarone.

La leggenda narra di un produttore che voleva fare il Recioto, chiamato anticamente Acinatico con le uve Corvina, Rondinella e Molinara essiccate. Le mise in botte me se ne dimenticò. Con l’aumentare delle temperature primaverili quel prodotto continuò a fermentare fino a diventare sempre più secco e alcolico in quanto gli zuccheri si sono trasformati tutti in alcol e hanno fatto perdere al vino la dolcezza, tanto da diventare quasi amaro, da lì il  nome Amarone. Da quel momento iniziarono varie sperimentazioni, per rendere perfetto un prodotto che a volte sembrava esser nato per caso e per pura fortuna.

Eventi relazionati

“Palio del Recioto” a Negrar: festa di divertimento, folclore ed enogastronomia da Marzo a Maggio.

Anche detto

Amarone della Valpolicella.

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