Pera
Col termine pera si intende il frutto (in realtà si tratta di un pomo, un falso frutto) delle piante del genere Pyrus della famiglia delle Rosaceae a cui appartengono molte specie differenti. Contiene acqua, zuccheri, vitamina C, ed E, e vitamine del gruppo B. Ottimo è l’abbinamento con il formaggio.
Informazioni generali
È di forma varia, più o meno simile ad un cono più o meno allungato o compresso. Ha la buccia sottile, di colore dal giallo al verde, al rosato, al rosso, al marrone. La polpa è di colore bianco-giallastro, dolce, succosa, talvolta granulosa.
Le parti della pera
Il frutto del pero è un “pomo”, cioè un “falso frutto”, infatti è dal ricettacolo che ha origine la polpa e non dall’ovario del fiore. Il vero frutto è il torsolo che contiene i semi. È generalmente tonda, ed il suo colore varia a seconda delle varietà, dal verde, al giallo o rosso con macchie e striature. La buccia è solitamente fine, liscia e resistente. Il picciolo, molto robusto, è fissato al frutto in una specie di incavo chiamato, cavità peduncolare. All’altra estremità del frutto vi è un’altra cavità chiamata calicina. Quello che chiamiamo torsolo è in realtà il vero frutto: pericarpo (formato da cinque camerette o logge). La polpa è bianca o giallognola, soda e succosa, di sapore dolce o acidulo, a volte farinosa.
Stagionalità
La pera è disponibile per gran parte dell’anno, infatti ne esistono varietà estive e varietà autunnali.
La pianta: il pero
Il pero cresce spontaneo nei boschi europei e viene coltivato da tempi molto antichi. È un albero vigoroso che può raggiungere un’altezza anche di 15-18 m, ed è caratteristico dei climi temperati, infatti non tollera nè gli eccessivi freddi invernali nè i forti calori estivi.
Il pero è un albero con radici molto profonde, con foglie ovali e fiori bianchi o leggermente rosati riuniti a gruppi, che si sviluppano da gemme fruttifere portate all’estremità dei rami.
Varietà
Le varietà di pere coltivate nel mondo sono oltre cinquemila, soprattutto in Cina e in Europa (Francia, Germania, Italia, Spagna). A seconda della varietà, le pere assumono forma, grandezza, colore e sapore assai diversi, anche se non si discostano molto fra loro per quanto concerne la composizione e l’apporto calorico. Disponibili tutto l’anno, si dividono anche per varietà estive e varietà autunnali.
Tra le varietà di pere più diffuse:
William o BartlettVarietà selezionata alla fine del Settecento in Inghilterra. È tondeggiante, di colore piuttosto uniforme, ha buccia molto sottile, polpa succosa ed è la più coltivata in Italia. L’Emilia Romagna ne produce il 70%. Stagione: da agosto a novembre. |
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Max Red Bartlett o William rossaDeriva dalla William, ha buccia liscia, giallo-rossastra, rugginosa attorno al peduncolo, e irregolarmente chiazzata di ruggine sulla superficie. La polpa è compatta e di color avorio, molto fine e succosa, dolce-acidula, con aroma moscato. Le pere William, oltre che come frutta da tavola, sono largamente utilizzate dall’industria per la preparazione di sciroppi e succhi. Stagione: da agosto a gennaio. |
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Passa CrassanaCultivar francese selezionata alla metà del 1800, è una varietà che ha perso molto mercato a vantaggio di altre varietà. È di grandi dimensioni (250 gr circa), con peduncolo lungo, dritto e grosso; ha polpa bianca e granulosa, di buon sapore, e buccia verde, gialla alla maturazione, spesso rugginosa nella zona del peduncolo. Stagione: ottobre. |
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Kaiser o Imperatore AlessandroOriginaria della Francia, in Italia condivide con la Abate Fetél il quarto posto in ordine di importanza. Il frutto è grosso e di color tabacco completamente rugginoso. La polpa è bianco giallastra, consistente, appena granulosa, succosa, dolce-acidula, aromatica. Stagione: settembre. |
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Abate FételDi origini francesi, è grande e tondeggiante, con collo allungato, carnoso alla base. La buccia è liscia e giallastra, con polpa bianca, fondente, molto succosa, zuccherina e aromatica. La polpa è bianca e compatta, fine, fondente, delicata e succosa, dolce-acidula e molto profumata. La sua produzione deriva prevalentemente dall’Emilia Romagna (80%) e dal Veneto (10%). Stagione: prima metà di settembre. |
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ConferenceCultivar inglese che ha cominciato a diffondersi in Italia intorno al 1950, la pera Conference è di medie dimensioni, di forma allungata, con peduncolo lungo, sottile e ricurvo. La buccia è verde-giallo bronzato. La polpa è avorio, fondente, molto succosa, dolce e aromatica, poco acidula, di gusto molto gradevole. Viene coltivata soprattutto in Emilia Romagna (70%) ed in Veneto (15%). Se raccolte in uno stadio iniziale di maturazione (terza decade di agosto-primi di settembre) le Conference possono essere conservate in frigorifero fino a dicembre/gennaio. |
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Decana del ComizioSelezionata in Francia all’inizio dell’Ottocento, è tondeggiante con buccia giallo-verde e striature rossastre alla maturazione. La sua polpa è dolce, gustosa e compatta, ben si presta alla cottura, in particolare alla preparazione di marmellate e succhi di frutta. Stagione: prima/seconda decade di settembre. |
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Doctor GuyotHa forma regolare e buccia verde-gialla e polpa giallastra, granulosa, succosa e zuccherina. Stagione: da luglio ad agosto. |
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Santa MariaHa buccia liscia, giallo verde, tendente al rosso verso la maturazione. La polpa è bianca, abbastanza succosa, mediamente fine e di sapore gradevole. Stagione: estate. |
Informazioni culinarie
La pera si consuma soprattutto al naturale o cotta con lo zucchero (foto a sinistra) o vino con l’aggiunta di aromi.
Si utilizza nelle macedonie di frutta, nelle torte e nelle crostate. Con le pere si preparano flan e crumbles.
La pera si sposa perfettamente con i formaggi dal gusto deciso e tendente al piccante come pecorino, gorgonzola e parmigiano, da cui il detto “al contadini non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”.
La si può aggiungere anche alle insalate. Viene utilizzata per la preparazione di confetture, della mostarda e può essere candita ed essiccata.
Dalla sua fermentazione si ricavano anche succhi di frutta alla pera, molto apprezzati soprattutto dai bambini.
Vedi come fare le pere al rum.
Consigli per la scelta e la conservazione
È meglio comprarle dure e portarle a maturazione a casa a temperatura ambiente magari in un sacchetto di carta, come quello usato per il pane; le pere infatti maturano meglio una volta raccolte, grazie all’etilene, un gas naturale sprigionato dai frutti stessi. I sacchetti di carta aiutano a prevenire l’avvizzimento perché trattengono l’umidità prodotta dalla frutta durante la maturazione;i sacchetti di plastica accelerano troppo questo processo aumentando di molto l’umidità e di conseguenza causano marciume.
In seguito è consigliabile metterle in frigorifero nello scomparto della verdura dove possono essere conservate per una settimana.
Siccome le pere si ammaccano facilmente si consiglia di maneggiarle con cura. Meglio NON conservare le pere con le altre verdure, poiché l’etilene che sprigionano potrebbe deteriorarle.
Informazioni geografiche
Zona di origine
È originaria delle regioni sud-orientali dell’Europa e di quelle occidentali dell’Asia. La coltivazione della pera è diffusa in tutti i continenti: Europa, Nord e Sud America, Asia, Africa e Oceania. Anche in Italia è diffusa in tutte le regioni, ma soprattutto in Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Piemonte.
Informazioni nutrizionali
Proprietà e valori nutrizionali
Le pere hanno un indice di sazietà piuttosto elevato; sono quindi indicate negli spuntini o per concludere un pasto poco saziante.
Le pere contengono acqua, zuccheri (fruttosio e levulosio), pochissimi grassi e proteine; tra le vitamine sono presenti la C, la E, e vitamine del gruppo B; hanno un buon conteuto di potassio e di fibre (pectine) presenti soprattutto nella buccia. Una sola pera dona iil 16% delle fibre di cui il corpo necessita ogni giorno, ed il 10% della vitamina C. Le pere, di facile digeribilità, riequilibrano le funzioni intestinali, sono rinfrescanti e diuretiche, utili in gravidanza, in caso di gotta, artrite, stanchezza psicofisica.
La pera è un frutto consentito ai diabetici in quanto il fruttosio contenuto viene elaborato dall’organismo indipendentemente dall’insulina, ed ha un effetto ipoglicemizzante assai più ridotto di quello del glucosio. La prevalenza di potassio fa sì che il consumo di pere sia raccomandabile in tutti i regimi dietetici iposodici prescritti nel trattamento dell’ipertensione e delle cardiopatie edematose.
Controindicazioni
Se ingerita non matura, può dare problemi digestivi e gonfiori di stomaco.
La pera per i bimbi
Dal secondo al terzo anno di età può essere data in piccoli pezzi ai bambini.
Calorie
Nutriente | Valore |
Calorie | 40 Kcal |
Valori ogni 100 gr.
Informazioni culturali
Cenni storici
Il pero era una pianta coltivata già da più di 4.000 anni prima dei romani in Asia e in Europa. La pera veniva consumata già all’epoca degli antichi greci, è infatti citata da Omero. I romani, in seguito ne conoscevano quarantuno specie diverse.
Durante il Medioevo questo frutto perse la sua popolarità per riconquistarla a partire dal diciottesimo secolo.
La pera nell’arte
La Madonna della Pera è un quadro la cui datazione risale all’incirca al 1420, e ciò rende il dipinto più antico conservato all’interno della Pinacoteca di Cesena.
Inizialmente il quadro fu attribuito a Bittino da Faenza, ma ormai dopo varie ricerche è considerata più un’opera di un maestro veneto.
Nell’opera viene rappresentata la Vergine nell’atto di donare una pera a Gesù bambino; allegoria dell’accettazione da parte del Cristo del sacrificio per la redenzione dell’umanità.
Tratto da Wikipedia.
Curiosità e modi di dire
- “Al contadino non far sapere quant’è buono il cacio con le pere”: nasce nel più raffinato dei secoli, il Cinquecento, quando viene finalmente superata la diffidenza verso i formaggi nelle tavole nobiliari e borghesi e si afferma il gusto per gli abbinamenti originali (formaggio e pere) dimenticando per un momento la carne che tuttavia rimarrà ancora a lungo il cibo dei ricchi. Va precisato che tracce del connubio tra formaggio e pere si trovano già nel Duecento, in un’espressione proverbiale francese: “Dio non ha mai fatto un matrimonio così riuscito come quello tra la pera e il formaggio”. Tuttavia la grande diffusione del proverbio si ha come detto nel Cinquecento. Tratto da: lanostrastoria.corriere.it
- Dalla forma del frutto pera deriva anche l’aggettivo “piriforme”, cioè a forma di pera.
- Il muscolo piriforme (musculus piriformis) presenta una forma triangolare. Unisce la superficie interna (o faccia pelvica) dell’osso sacro al femore ed è classificato tra i muscoli esterni dell’anca.
- Si dice della donna “fisico a pera”, così come “fisico a mela” per classificarne le proporzioni tra petto, vita e fianchi.
Dialetti
Dialetto | Voce |
Abruzzo | pòre |
Calabria | pira, pìru |
Campania | piro |
Emilia Romagna | pér, père |
Friuli Venezia Giulia | poruc’, piruce |
Liguria | perussu |
Lombardia | pér (Brescia), pér (Milano) |
Piemonte | peiar, pisòo, prus, pruss, puss |
Sardegna | pèra, pèra (Sassari), pira, |
Sicilia | piru |
Trentino Alto Adige | per |
Valle d’Aosta | pereut, peureu |
Nelle altre lingue
Lingua | Voce |
Inglese | pear |
Francese | poire |
Spagnolo | pera |
Tedesco | poire |
Sagre ed eventi
Sagra della pera Volpina a Brisighella (RA), Sagra della pera Spadona a Castel Madama (RM), Sagra della Pera a Vigarano Pieve (FE), Sagra della Pera Cocomerina a Ville di Montecoronaro – Verghereto (FC).