Pintxos: i Paesi Baschi in un morso

Li vedi lì, ordinati e coloratissimi, schierati sui banconi dei bar come piccole opere d’arte. Li chiamano pintxos (o pinchos), ma ridurli a “stuzzichini” è quasi offensivo. I pintxos sono l’anima golosa dei Paesi Baschi: un modo di vivere il cibo che mescola convivialità, creatività e ingredienti locali scelti con cura maniacale.
Non è solo una questione di gusto: è un’esperienza. Si entra in un bar, si ordina un bicchiere di txakoli (un vino bianco frizzantino locale) o una caña, e si punta il dito su quei piccoli capolavori. Uno, due, tre alla volta. Si mangia in piedi, si chiacchiera, si ride. E poi si passa al bar successivo. È la versione basca dell’aperitivo, ma elevata all’arte.
Cosa rende speciali i pintxos?
Rispetto alle più note tapas spagnole, i pintxos si distinguono per due cose:
- Sono spesso “montati” su una fetta di pane, tenuti insieme da uno stecchino (da cui il nome: pincho = spiedo);
- Ogni locale ha la sua selezione unica, fatta con ingredienti stagionali, pesce locale, salumi, formaggi, conserve artigianali. Tradizione e sperimentazione convivono allegramente.
E no, non c’è bisogno di sedersi a tavola. Il bello è proprio assaggiarne più di uno, saltando da un bar all’altro come in una mini-caccia al tesoro gastronomica.
I nostri pintxos preferiti (sì, li abbiamo provati per voi)
Ecco qualche chicca imperdibile da cercare se vi trovate a San Sebastián, Bilbao o in qualsiasi angolo del paradiso basco:
Acciughe marinate del Cantabrico (Anchoas del Cantábrico)
Una religione, più che un ingrediente. Qui le acciughe vengono pulite a mano, conservate in olio o marinate con aceto e aglio, poi adagiate su pane croccante con un velo di burro, peperone arrostito o olive nere. Salate al punto giusto, scioglievoli e intensissime. Se ne mangi una, ne vuoi altre tre.
Baccalà fritto (Bacalao frito)
Croccante fuori, morbidissimo dentro. Il baccalà è un altro protagonista assoluto nei bar baschi. A volte è semplicemente infarinato e fritto, servito con salsa pil-pil (aglio, olio, peperoncino) o con una peperonata leggera. Un morso e sei in paradiso.
Bonito del Norte
Il “tonno buono”, davvero: quello pescato nei mari del nord della Spagna, tenerissimo, bianco, saporito. Lo trovi nei pintxos accompagnato da peperoni del piquillo, cipolla confit, salsa maionese o acciuga. Un concentrato di sapori marini e dolcezza vegetale.
Gilda (la pintxo che ha fatto la storia)
Semplice e perfetta: oliva verde, acciuga, peperoncino verde sottaceto infilzati su uno stecchino. Si chiama così in onore di Rita Hayworth, che nel film Gilda era “piccante, salata e un po’ piccante”. Una bomba di gusto in tre ingredienti.
Pintxo de tortilla
Non chiamatela solo “frittata”. La tortilla spagnola nei Paesi Baschi diventa cremosa, quasi liquida all’interno, tagliata in quadrotti perfetti. A volte arricchita con cipolla caramellata o chorizo. Comfort food allo stato puro.
Queso Idiazabal e marmellata
Un tocco dolce-salato che conquista anche i più scettici: il formaggio affumicato di pecora della zona, servito con confettura di fichi o mele cotogne. Inaspettato, ma perfettamente equilibrato.
Polpo alla gallega (sì, c’è anche lui!)
Anche se è una specialità galiziana, molti bar baschi lo propongono nella loro versione: polpo tenerissimo, con paprika dolce e patate lesse. Una coccola che si scioglie in bocca.
Un consiglio da viaggiatore (affamato)

Lasciati guidare dalla vista, dall’odore, dall’istinto. Molti bar espongono i pintxos pronti sul bancone, ma i migliori sono spesso quelli che ordini e ti preparano al momento. Chiedi pure cosa c’è di fresco o tipico del giorno. E non fermarti al primo bar.
Ogni città (e ogni angolo di città) ha la sua zona de pintxos. A San Sebastián, vai sul sicuro con un pintxo al Bar Martínez (storico, sempre pieno, zero fronzoli) oppure prova Borda Berri per quelli più creativi, serviti caldi e fumanti. A Bilbao, impossibile non fermarsi da El Globo Taberna: animata, popolare e piena di chicche come il pintxo di txangurro (granchio). Se sei a Vitoria-Gasteiz, esplora Toloño o El Portalón, dove la tradizione incontra l’atmosfera medievale.
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