Palamita

Sarda sarda, è un pesce di mare economico e ricco di Omega 3

Palamita, pesce di mare
Palamita, Sarda sarda, pesce di mare

La palamita, nome scientifico Sarda sarda, è un pesce di mare appartenente alla famiglia Scombridi molto diffuso nel Mediterraneo, in dialetto siciliano è detta “palamitu”. È un pesce azzurro ricchissimo di Omega 3, costa poco e che si presta a svariate preparazioni, soprattutto al forno, al cartoccio magari con pomodorini di tipo Pachino.

Informazioni generali

La palamita è molto simile a un piccolo tonno. Ha corpo allungato, appiattito sui fianchi, lungo tra 50 e 70 cm o più, di colore azzurro-argenteo, più scuro sul dorso che presenta strisce di colore tendenti al nero. Sui fianchi il colore va schiarendo. Può raggiungere i 10 kg di peso, ma è possibile anche pescare esemplari più piccoli. L’occhio è piccolo e la bocca ampia. Non va confusa però con il tonnetto striato, dal quale si distingue per le righe dorsali oblique, e con il tonno pinna gialla, dal quale si distingue per le pinne dorsali, brevi nella palamita, triangolari e lunghe nel tonno.

Palamita

Come pescare la palamita

È una specie combattiva ambita dai pescatori sportivi e professionali. Ha carattere gregario e predatorio e per questo è facile preda in banco con tonnare fisse oppure volanti o con reti da traino e reti derivanti dette “palamitare”. Presente nei nostri mari tutto l’anno la sua cattura è più florida durante la primavera e l’estate fino a settembre. La taglia minima pescabile è di 25 cm.

Riproduzione

Primavera-estate. I giovani portano bande scure verticali.

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Informazioni culinarie

È un pesce con poche spine e carni molto gustose e compatte molto simili allo sgombro per questo è adatta ad essere conservata sottolio come il tonno rosso. Possiede qualità organolettiche simili a quelle del tonno, ma le sue carni sono più saporite. È una specie di notevole interesse commerciale, molto ricercata sui banchi dei mercati di alcune regioni. Viene commercializzata fresca, congelata e inscatolata. Normalmente viene venduta a tranci, per cui la freschezza si può notare dal colore rosato della carne e dalla sua compattezza.
Si presta a diverse preparazioni; alla griglia, in umido, al forno, o anche semplicemente lessa. La carne cotta avanzata può essere conservata per alcuni giorni in frigorifero sott’olio.

Come pulire

Si può pulire e sfilettare la palamita una volta cucinata. È comunque ormai facile trovarla anche nella grande distribuzione già sfilettata e pronta per essere cucinata.

Ricetta: palamita al cartoccio con pomodorini

Palamita al cartoccio con pomodorini

  1. Preriscaldare il forno a 220°.
  2. Praticare un taglio sul ventre della palamita e dopo averla eviscerata, sciaquarla velocemente ed asciugarla.
  3. Appoggiare la palamita su un foglio di alluminio lungo quanto il pesce più 10 cm in più per estremità.
  4. Inserire nel ventre del pesce sale, aglio a pezzetti, prezzemolo tritato.
  5. Cospargete la palamita di aromi per arrosto e un po’ di sale, adagiatevi sopra il rametto di rosmarino, cospargere di pomodorini tagliati a metà
  6. Appoggiare un secondo foglio di alluminio e sigillare i lati del cartoccio prendendo le estremità dei due fogli e rigirandoli per tutto il perimetro.
  7. Fare un piccolo buchetto nella cartoccio per far fuoriuscire il vapore.
  8. Infornare la palamita nel forno già caldo e lasciare cuocere per il tempo necessario in base alla grandezza del pesce (dai 30 minuti ai 60 circa).
  9. Estrarre la palamita dal forno, aprire il cartoccio e sfilettarla, eliminando le poche grosse e ben visibili.

Della palamita in Giappone se ne consumano le scaglie

Le scaglie essiccate della palamita sono l’alimento base del “dashi”, il brodo giapponese.

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Informazioni geografiche

È diffusa nel mar Mediterraneo, nel mar Nero (dove non si riproduce) e nell'Oceano Atlantico a nord ed a sud tra l'Angola e l'Argentina. Nei mari italiani è comune soprattutto nelle acque costiere di Sicilia, Puglia, Campania e Liguria, e si pesca principalmente nei mesi di Aprile, Maggio e Giugno. Non supera la profondità di 200 m e si avvicina alle nostre coste tra agosto e dicembre e tra gennaio e maggio.

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Informazioni nutrizionali

Ha un notevole valore nutrizionale perché è ricca di vitamina A, fosforo, proteine e grassi del tipo Omega 3, utilissimi per la protezione del cuore e delle arterie.
Valori per ogni 100 gr di prodotto:

  • Calorie: 177 Kcal
  • Proteine: 23 gr
  • Grassi: 9,4 gr
  • Fosforo: 264 mg
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Informazioni culturali

Il nome del pesce in lingua italiana è Palamita, Tonnetto o Palamita sarda. A Messina questo pesce viene chiamato in dialetto palamitu oppure gli si dà il nome di Pisantuni (Pesantone). In altre regioni prende il nome di Palammeto o Bonnicou in Liguria, Palamia o Palamide/a in Veneto, Cuvarita o Palamido in Campania, Palammita in Puglia, Palamitu maiaticu in Calabria e Palamitu in Sardegna.

Sagra della palamita a San Vincenzo (LI)

A San Vincenzo, in provincia di Livorno, si svolge la Sagra della palamita.

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Redazione Alimentipedia

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I vostri commenti

Ho una casa a San Vincenzo e non sapevo di questa saga ,però vorrei sapere in che periodo dell'anno si svolge, gustarmela.grazie

Purtroppo Otorino...leggo questo :" L’Amministrazione Comunale rende noto che l’edizione 2014 della manifestazione enogastronomica “Tutti pazzi per la palamita” non si svolgerà :-(

Su una tv privata è stato data notizia , di ricerche scientifiche , che la carne della palamite è cancerogena,è vero ?

Ho acquistato recentemente un tombarello e cercando su internet il modo migliore di cucinarlo ho trovato alcuni che asserivano tombarello o palamita come lo stesso pesce, mi potete chiarire? Dalle schede trovate sul pesce sembrano due specie diverse che vivono il primo nell'Adriatico prevalentemente in acque profonde tranne che per la riproduzione e il secondo come voi scrivete nelle acque intorno alla Sicilia, Puglia, Campania, Liguria vicino alla costa(?). Come sono le carni di questi pesci riguardo ai residui di inquinanti nelle acque? Vengono fatte delle analisi da parte delle autorità sanitarie in tal senso? Grazie Anna Garbari

Anna Garbari, palamita e tombarello sono due pesci diversi, la palamita è decisamente più buona, con carni più tenere, umide e meno stoppose. Il tombarello è invece piuttosto stopposo e meno gustoso, ottimo però se cucinato in umido ad esempio.

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