Anguria

Tipico frutto estivo, dissetante, l'anguria è detta anche cocomero e melone d'acqua

Anguria
Anguria o cocomero o melone d'acqua

È il frutto dell'estate per eccellenza, grazie alle sole 20 calorie per 100 gr e al suo alto potere dissetante e depurativo.
Chiamata anche cocomero o melone d'acqua, in botanica prende il nome di Citrullus lanatus.

Informazioni generali

La pianta

Anguria, pianta
La pianta appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae ed è un'erbacea annuale. Presenta un fusto strisciante e peloso.
Produce molti frutti, anche cento per pianta, tutti di grandi dimensioni, dalla forma ovale o tonda e molto pesanti, tanto da poter raggiungere anche i 20 kg.
Il cocomero o anguria, frutto della pianta, ha una corteccia piuttosto dura e in genere non edibile, dal colore verde acceso striato o maculato con chiazze bianche o gialle.

Stagionalità

Il periodo in cui l'anguria giunge a maturazione va da giugno a settembre.

Varietà di angurie

Principalmente si distingue in due varietà principali, Anguria Crimson Sweet, quella più diffusa in Italia e la Sugar Baby.

 Sugar Baby

Anguria sugar baby

  • È di forma più ridotta e tonda anziché sferica. La buccia è di color verde scuro uniforme. All'interno però ci sono molti semi anche se ultimamente in America si coltiva una specie totalmente priva di semi, in vendita anche nei nostri mercati.
  • Tra le varietà precoci, quelle che maturano prima di luglio, c’è la Miyako, con frutto tondo di medie dimensioni e buccia di color verde chiaro con striature nerastre, mentre tra le angurie e frutto allungato c'è la Charleston gray, di grosse dimensioni e dal color verde chiaro con screziature uniformi più scure.
  • Oggi si trovano in commercio, oltre alla varietà senza semi, anche angurie di ridotte dimensioni, dette mignon o ice-box dalla polpa zuccherina e buccia poco spessa.

Anguria Crimson Sweet

Anguria varietà crimson sweet
Originaria dell'America è la classica anguria dalla forma a sfera e ovale. La sua buccia è verde scura con striature chiare e la sua polpa è di colore rosso vivace.

Produzione di angurie in Italia

Le varietà principali coltivate in Italia sono il cocomero di Pistoia e di Faenza, con frutti sferici e di grandi dimensioni, dalla polpa di color  rosso vivo e con semi neri; la Romagnola, medio-grossa, con buccia sottile e polpa rossa con semi gialli; il gigante di Fontarronco (può superare anche i 15 kg), tondo, con buccia verde scuro e striature più chiare, polpa fibrosa, color rosso intenso e semi bianco-marrone.

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Informazioni culinarie

In genere usiamo consumare l'anguria al naturale a fette oppure in macedonia.

Anguria in insalata e non solo

Anguria in insalata
L’anguria si presta anche molto bene come ingrediente da aggiungere alle insalate estive, insieme a pomodori, carote, spinaci, ravanelli, oppure può sembrare strano ma si accosta bene anche a carni delicate, come l’arrosto di tacchino, a carpacci di pesce, ai crostacei.
Si può anche preparare la composta di anguria unendo 1 kg di frutta con 750 gr (o meno) di zucchero. Vedi Sterilizzare i vasetti.
Nei mesi estivi è una buona alternativa al dessert.
Si possono preparare anche sorbetti e gelati.
Di solito si elimina la buccia considerandola non edibile. Invece in Cina viene stufata o saltata in padella con olio d’oliva, aglio, peperoncino, scalogno, zucchero e rhum, mentre negli stati Uniti si usa farla “macerare” in salamoia per poicuocerla con zucchero, aceto, acqua e spezie ed infine si conservara in barattoli di vetro per qualche mese.
In alcune regioni della Cina e dell’Asia vengono consumati i semi dell'anguria al naturale, oppure si tostano e si salano, o si usano macinati per la produzione di pane.

Come fare i ghiaccioli di anguria

Ghiaccioli d'anguria
Si possono preparare anche dei semplici ghiaccioli dissetanti, frullando circa 400 g di polpa d’anguria con uno sciroppo preparato con 100 g di zucchero e il succo di 1 limone. Procedere dividendo il composto negli stampi per ghiaccioli e lasciarli riposare in freezer per 30 minuti, o comunque fino a quando non avranno la giusta consistenza!
Vedi anche Gelo d'anguria.

Come scegliere una buona anguria

Troviamo in vendita l'anguria da Maggio a Settembre. Come capire se un'anguria è buona? Occorre per prima cosa controllare il suo livello di maturazione. La buccia deve presentarsi ben tesa e non avvizzita, provare con un'unghia a graffiarla, se si stacca la buccia facilmente è buona. Provare a battere con le nocche per sentire se il suono è nitido, non deve essere sordo e per essere a maturazione giusta deve essere sufficientemente pesante considerando la quantità di acqua al suo interno.
Inoltre si consiglia di controllare il punto dove il frutto poggiava sul terreno durante la maturazione che deve essere di un colore giallo crema, attenzione se è bianco o verdastro significa che il frutto probabilmente è stato raccolto troppo presto e quindi non è maturo. Se invece si deve comprare una sola fetta di anguria o una porzione occorre verificare che la polpa sia di un bel rosso brillante, con semi maturi di colore marrone scuro o nero perché l’abbondanza di semi bianchi significa che il frutto è stato raccolto troppo presto.

Come si conserva 

Uno studio recente ha dimostrato che l’anguria conservata a temperatura ambiente è più nutriente rispetto a quella conservata in frigo o appena raccolta, più povera di licopene e betacarotene. Si consiglia pertanto di metterla in frigorifero pochi minuti prima di servirla nella parte bassa e meno fredda e di consumarla in giornata.
Se non è ancora completamente matura si può tenere anche a temperatura ambiente, per circa 5/6 giorni. Se è già affettata, si deve consumare al più presto, un giorno al massimo, perché perde aroma e compattezza.
Avvolgerla sempre nella pellicola da cucina e metterla nel cassetto della frutta oppure tagliata a pezzi in un sottovuoto.
Si consiglia di non congelare mai l'anguria, al massimo è possibile congelarne il succo in piccoli cubetti utili da sciogliere in acqua nei mesi estivi.

Altri usi

Avendo grandi proprietà emollienti, si usa la sua polpa per uso esterno come ingrediente per trattamenti estetici della pelle, per donare idratazione e freschezza.
In Russia si usa ricavare un succo gradevole e un vino particolare con la polpa dell'anguria.

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Informazioni geografiche

Zone di coltivazione

La pianta dell'anguria ha origine dall'Africa meridionale e tropicale. A livello mondiale oggi la coltivazione dell'anguria è particolarmente diffusa in Russia, Turchia, Brasile e Stati Uniti.
In Italia questa coltura si estende su una superficie di circa 18.000 ettari, da cui si ottiene una produzione superiore alle 600.000 tonnellate, concentrata soprattutto in Emilia-Romagna, da cui proviene il 30% del raccolto nazionale e nel Lazio.

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Informazioni nutrizionali

Proprietà e valori nutrizionali

  • Ha grandi proprietà diuretiche essendo un frutto composto principalmente da acqua, circa il 94%. 
  • Il restante contenuto si divide in una piccola percentuale di proteine, fibre, glucidi e minerali quali sodio, potassio, ferro, fosforo, calcio, vitamina A e C, vitamina PP, vitamina B2 e  B1.
  • Il colore rosso della polpa è dovuto al licopene, stessa sostanza presente nella buccia dei pomodori o dei peperoni. Il licopene ha poteri antiossidanti, preziosi anche nella prevenzione dei tumori alla prostata per gli uomini e al seno per le donne.
  • Senza alcun dubbio l'anguria è un frutto dissetante, diuretico e depurativo e aiuta inoltre a contrastare il senso di stanchezza.
  • Il suo apporto calorico è molto ridotto, pur avendo una polpa particolarmente dolce. Per questo, e per il suo alto potere saziante, l'anguria è un frutto consigliato nelle diete dimagranti e, per la sua totale assenza di grassi, come l'ananas, aiuta a combattere la cellulite e i suoi inestetismi.
  • Tra le altre proprietà vanta quella di proteggere fegato e vie respiratorie.

Controindicazioni

Forse non tutti sanno che l'anguria contiene dei salicilati naturali che si usano in campo farmaceutico per la preparazione di medicine, prima fra tutte l'aspirina.Attenzione quindi alle persone allergiche a questi tipi di farmaci, consultare un medico prima di mangiare l'anguria.
I semi dell'anguria hanno marcate proprietà lassative quindi si sconsiglia il consumo a chi ha un intestino vivace.
I bambini di età inferiore ai tre anni dovrebbero limitarne il consumo in quanto poco digeribile.

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Informazioni culturali

Un po' di cultura

Le origini di questo frutto sono davvero antiche, pare risalgano all'antico Egitto di 5000 anni fa. Sono stati infatti trovati dei geroglifici a testimonianza del consumo dell'anguria. Pare addirittura si usasse mettere questi frutti nelle tombe dei faraoni per garantire il sostentamento per l'aldilà.

Curiosità

Anguria sculture
Il nome anguria deriva dal termine greco "aggourion", usato per la prima volta dal medico Aezio.
Un ricercatore dell'università del Texas sostiene che se consumata in grandi quantità l'anguria ha un effetto simile a quello del Viagra in quanto contiene la citrullina, un aminoacido che, reagendo agli enzimi del corpo umano, si trasforma in arginina, che dilata i vasi sanguigni.
In Africa ci sono popolazioni che usano l'anguria come risorsa idrica e alimentare essendo il frutto più ricco d'acqua.
L'anguria assume nomi diversi secondo le varietà regionali. In Toscana è chiamata cocomero, in Italia settentrionale anguria, a Napoli è detta melone d'acqua e melone da pane o popone. In Calabria è chiamata zio pàrrucu (zio parroco) rubicondo, come il volto del parroco. In alcune regioni d’Europa è conosciuta come melone d’acqua, in Inghilterra si chiama appunto watermelon.

Si presta molto bene per la realizzazione di sculture, cestini, animali, e qualsiasi altro soggetto. 

Proverbi e modi di dire

Proverbio calabrese: "È tundu e non è mundu, è russu e non è focu, è acqua e non è funtana. Chi j'è? U zzipangulu."
Cioè: è tondo e non è il mondo, è rosso e non è il fuoco, è acqua ma non è fontana. Che cos'è? L'anguria.

Nei dialetti italiani

In Abruzzo si dice: c'trono
In Calabria: zipangolo, zzìpàngulu
In Emilia Romagna: angüria, ingùria
In Friuli Venezia Giulia: anguria (Trieste), angurie (Friulano)
In Liguria: patéca, patéca, patéca (Campo Ligure), sandìa
In Lombardia: ingöria
In Puglia: melòune d'acque, muloni, sarginiscu, sarginiscu (Lecce)
In Sardegna: sindria, sindria
In Sicilia: muluni
In Toscana: cocomero, coombero (prov. di Pisa)

Nelle altre lingue

In Inglese, anguria si dice: watermelon
In Francese: pastèque
In Spagnolo: sandía
In Tedesco: wassermelon

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Redazione Alimentipedia

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I vostri commenti

ciao, complimenti per il sito, trovo che sia fatto molto bene.
volevo informarti che il nome del'anguria in francese è "pastèque"

Grazie Mirella...lo aggiungiamo! ;.)

Complimenti...
Il sito è veramente bello.
Molto esplicativo...Specialmente sulla frutta...
Quello che stavo cercando...

Vorrei chedervi...
Ci sono dei libri che potete consigliarmi al riguardo? Cosi approfonditi sulla frutta?

Grazie... Ciao....

Ciao Michele. I contenuti di Alimentipedia sono raccolti con cura da più fonti, soprattutto del web proprio perchè libri così approfonditi non siamo riusciti a reperirli. Grazie per i complimenti, fanno sempre molto piacere. :-)

In toscana lo chiamiamo anche "Cocommero".
Complimenti per l'articolo.

grazie,molto chiaro e esaustivo anche per me che sono ai primi passi in internrt.ciao

grazie,molto chiaro e esaustivo anche per me che sono ai primi passi in internrt.ciao

in francese si dice pastèque.

Grazie per l'articolo molto completo. Lo condivido nel mio blog ilfilodimais.blogspot.it. spero di fare cosa gradita :-)

Grazie Chiara! Contenti che tu abbia apprezzato :-)

Beh, passati solo 4 anni... Tentativo apprezzato! :)
(
ciao, complimenti per il sito, trovo che sia fatto molto bene. volevo informarti che il nome del'anguria in francese è "pastèque" mirella - 26/03/2014
Grazie Mirella...lo aggiungiamo! ;.) Redazione - 26/03/2014
)

Ciao Mirella!!! Ops...hai ragione...ma non è stata questione di lentezza, ma ci deve essere "sfuggito". Sono davvero molti i commenti da valutare e pubblicare e c'è anche molta spazzatura da smaltire...ci spiace per il ritardo, ma meglio tardi che mai. Abbiamo apportato la correzione che ci hai suggerito. Buona giornata e grazie per la tua collaborazione! :-)
Federica

Buonasera,
non so se è ancora il caso di fare commenti ad un vecchio articolo.
Ci provo lo stesso: A Napoli, lo chiamiamo 'O Mellon' d'acqua (la pronuncia è 'o m'llon').
Ancora una cosa, nei miei ricordi di ragazzo, esisteva un cocomero non striato ma di colore verde scuro, simile a quello che ora si dice sia giapponese, ma era più grande, aveva le dimensioni di un super santos ( era un pallone che usavamo noi ragazzi degli anni 70), ed era buonissimo, è da anni che non l'ho mai più rivisto in commercio. Si sà che fine abbia fatto???

Ciao Peppe61 :-) Ogni commento che aggiunga informazioni e curiosità è sempre gradito. Grazie
Vediamo se qualcuno sa che fine abbia fatto questo cocomero che ci descrivi. Nel frattempo facciamo anche noi qualche ricerca. Grazie e buon Agosto

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