Zucche ornamentali: attenzione alle intossicazioni

Zucche ornamentali: attenzione alle intossicazioni

Tutte le zucche sono belle, soprattutto quelle ornamentali, ma attenzione, perché non tutte si possono mangiare, il rischio è di lievi o anche gravi intossicazioni.

L’Autunno è la stagione per eccellenza oltre che delle castagne anche della zucca, simbolo inequivocabile anche della festa di Halloween. Bellissime e coloratissime dalle più svariate forme e dimensioni, le zucche in questo perdiodo trionfano sugli scaffali di mercati e supermercati, ma bisogna sempre tenere presente che non tutte le zucche sono commestibili anzi, come altre cucurbitaceae possono causare intossicazioni anche gravi.
I Centri antiveleni francesi, come riportato da ANSES, l’Agenzia francese per la salute e la sicurezza alimentare, ambientale e professionale, hanno registrato dal 2012 al 2018 tra i 1159 casi di intossicazione causati dalla confusione tra piante commestibili e non commestibili, l’intossicazione da zucca al terzo posto (8,5%) dopo i casi di confusione tra bulbi (12%) e tra castagne e castagne matte (11%).

Quali zucche non sono commestibili e perché

Alcune cucurbitaceae risultano tossiche perché contengono cucurbitacine, glucosidi triterpenici tetraciclici, che sono altamente irritanti e amari. Queste sostanze vengono prodotte naturalmente dalle cucurbiatceae selvatiche come repellente per gli insetti predatori come i bruchi e non vengono distrutte neanche dopo la cottura.
Queste sostanze sono presenti in alta quantità proprio nelle zucche ornamentali che troviamo tranquillamente in commercio spesso nei reparti di frutta e verdura e che dovrebbero essere impiegate SOLO per usi strettamente decorativi e che non devono essere confuse con la zucca commestibile.

Attenzione anche alle zucche dell’orto

Bisogna stare molto attenti anche alle zucche del proprio orto o giardino. Spesso infatti può accadere che alcune zucche diventino inadatte al consumo a causa di ibridazioni selvatiche. Quando infatti coesistono varietà commestibili e non commestibili nei propri orti o in quelli dei vicini capita che vengano raccolti i semi e riseminati anno dopo anno portando a una possibile confusione. Il problema è che in questi casi le zucche che ne derivano assomigliano molto a quelle commestibili, ma in realtà l’ibridazione può aver originato zucche dal sapore molto amaro o che pur avendo una sapore neutro o dolciastro si possono rivelare tossiche.

Sintomi dell’intossicazione

L’ingestione di queste zucche ornamentali può causare intossicazioni spesso anche gravi. Solitamente portano rapidamente a dolore digestivo, nausea, vomito e diarrea, a volte sanguinosa o persino possono causare una grave disidratazione tale da richiedere il ricovero in ospedale.

Consigli per evitare l’avvelenamento

  • Innanzitutto bisogna leggere bene i cartelli apposti sugli scaffali nel caso di acquisto al supermercato. Solitamente infatti viene evidenziato che le zucche esposte possono essere utilizzate a scopo ornamentale e che non sono commestibili. Nel caso di dubbio rivolgersi al personale addetto del punto vendita.
  • Sia per la zucca acquistata, ma soprattutto per quella dell’orto, per evitare spiacevoli confusioni, basta assaggiare un piccolo pezzo della polpa cruda e se il sapore risulta amaro bisogna sputarlo e bisogna evitare di mangiarla anche se cotta.
  • Per quanto riguarda le zucche “selvatiche”, cioè cresciute spontaneamente, bisogna non raccogliere i semi provenienti da raccolti precedenti, ma comprarne di nuovi ogni volta che si desideri seminarli.

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