Castagne buone e castagne matte: come riconoscerle per evitare intossicazioni

Da uno studio francese risulta che l'11% delle intossicazioni è dovuto alle castagne matte

Voglia di castagne? Occhio a quelle cosiddette "matte", non sono commestibili e sono tossiche.

Cstagna buona e castagna matta
Guida per riconoscere le castagne matte e quelle buone

Arriva l'autunno e non si vede l'ora di "andare a castagne". Si usa questa espressione proprio perché, se non si ricorre all'acquisto, le castagne, quelle "vere" vanno raccolte nei boschi. Quelle che infatti capita di vedere per terra lungo i viali di paesi e città, anche se all'aspetto sono belle grosse ed uguali a quelle vere, sono "castagne matte" o "castagne d'India" o castagne false o selvatiche e sono tossiche, non commestibili. Ogni autunno infatti, i pronto soccorsi e i centri antiveleni registrano parecchi casi di persone intossicate proprio per aver mangiato queste false castagne.
Da una recente relazione dell'Anses, l'Agenzia per la sicurezza alimentare francese, a seguito di uno studio sulla confusione tra le piante commestibili e tossiche, emerge che tra il 2012 e il 2018, di tutti i casi di intossicazioni, l'11% è dovuto all'ingesione di castagne "matte" e proprio per questo allarme, la stessa Anses ha pubblicato un'utile guida per informare i cittadini su come riconoscerle e sui rischi che si corre mangiandole. Tali intossicazioni non sono mortali, ma causano disturbi digestivi, dolori addominali, nausea, vomito o irritazione della gola. Di seguito una semplice guida per distinguerle facilmente ed evitare inutili intossicazioni.
Vedi anche Tutto sulla castagna e Trucchi e consigli sulle castagne.

Come riconoscere le castagne matte

Non è difficile riconoscere le castagne buone da quelle matte. Se si conoscono le principali differenze è impossibile sbagliarsi, diversamente da quanto può succedere con i funghi che spesso sono talmente simili, quelli buoni con quelli velenosi, che le differenze spiccano solo all'esame di un occhio esperto.

Differenze tra le piante: ippocastano e castagno

Le castagne false sono i frutti dell'ippocastano. Questo albero, detto anche castagno d'India e il cui nome scientifico è Aesculus Hippocastanum, vive soprattutto lungo i viali e nei parchi delle città. Sono piante infatti usate soprattutto a scopo ornamentale e per creare ampie zone d'ombra. Già da questo si capisce che se i suoi frutti fossero buoni, sarebbe assurdo dover andare nei boschi per raccoglierle, perché le avremmo comodamente a portata di mano in città. Le sue foglie inoltre sono composite a formare una specie di foglia palmata.

Le castagne buone sono i frutti del castagno europeo, nome scientifico Castanea sativa, una pianta longeva che può superare i 1000 anni di età e raggiungere i 20-30 metri di altezza e che in Italia vive nelle zone collinari e sub-montane di tutte le regioni.
Le foglie del castagno, a differenza di quelle dell'ippocastano, sono singole, più piccole e seghettate.

Castagno e ippocastano
A sinistra il castagno e a destra l'ippocastano

Differenze tra i ricci e i frutti

Anche semplicemente guardando il riccio e il frutto stesso è facile distinguere le castagne matte da quelle buone.
Le castagne matte, frutti dell'ippocastano, sono contenute all'interno di un guscio verde acceso rivestito da pochi e corti aculei o spine. Solitamente ne si trova una sola che si presenta bella rotonda, grossa e molto lucida.
Le castagne vere, invece, sono all'interno dei classici "ricci", marroni quando il frutto è giunto a maturazione e ricoperti da spine lunghe e molto pungenti. Nei ricci del castagno si trovano solitamente 2 o 3 castagne, una grande e le altre più piccole e schiacciate.

Castagna buona e castagna matta
Riccio, foglia e frutti della castagna buona a sinistra. A destra castagna matta

Cosa fare in caso di intossicazione

La stessa agenzia francese, Anses, suggerisce nel caso si verifichino i sintomi di una intossicazione, di fotografare l'albero ed eventualmente i frutti mangiati, in modo che il pronto soccorso o il centro antiveleno abbiano dati il più dettagliati possibile per poter intervenire.

Curiosità. La castagna in tasca

  • Inoltre la corteccia dell'ippocastano era utilizzata come febbrifugo naturale e da qui deriverebbe la credenza che portare in tasca una o tre castagne matte scongiuri i malanni invernali.
  • Le castagne matte in passato venivano date da mangiare ai cavalli per come lenitivo per asma e raffreddore.

 

Forse ti potrebbe interessare anche...

Liquore Alchermes
Vin brulè
Aperol spritz
Pistacchi

Libri consigliati:

Libro di Sergio Barzetti: Decorazioni d'autore

Decorazioni d'autore

Ecco cosa trovare nel libro di Sergio Barzetti: Decorazioni d'autore. Come rendere i nostri piatti e soprattutto le verdure più belle e invitanti?...
Libro: Ricette di osterie d'Italia. L'orto. 720 piatti dall'aglio alla zucca

Ricette di osterie d'Italia. L'orto

Il libro raccoglie varie ricette tradizionali con ingrediente principale ogni tipo di verdura, tubero, legume. Ogni prodotto è corredato da una...
Libro: Buona tavola, salute e bellezza con lo yogurt

Buona tavola, salute e bellezza con lo yogurt

Le origini dello yogurt si perdono nella notte dei tempi ma le sue caratteristiche nutrizionali ne fanno un alimento quanto mai moderno, sano e...
Libro: Birra. Consigli, curiosità e ricette

Birra. Consigli, curiosità e ricette

Birra. Consigli, curiosità e ricette. Il piacere di un sorso di birra fresca, coniugato in tante ricette scelte per essere perfettamente abbinate a...

I vostri commenti

Lascia un commento o una domanda