Trofie

O troffie, pasta tipica ligure

Trofie
Trofie

Pasta artigianale ligure è costituita da farina di grano duro e acqua, senza uova. Sono piccoli gnocchi, allungati e attorcigliati, con le estremità a punta e più grossi al centro, che si serve condita genericamente con il pesto.

La forma e la grandezza, piuttosto ridotta, di una trofia sono fattori importanti (di norma sono lunghe 3-4cm). Nella forma hanno una somiglianza con gli "strozzapreti". Originaria di un comune della riviera ligure di levante, Recco, in provincia di Genova. In passato, le donne liguri usavano preparare le trofie in casa (cua bicelä, col buffetto), mentre oggi quest'usanza è poco diffusa per l'esistenza dei negozi di pasta fresca, per cui il piatto è per lo più di preparazione industriale. Vengono tradizionalmente condite col pesto ma ci sono tanti altri modi di condirle

Informazioni generali

Utilizzo principale

Trofie al pestoIl piatto va condito, quasi esclusivamente nella versione locale, con il tipico battuto ligure, il pesto, confezionato con basilico genovese.

Stagionalità

Tutto l'anno.

Reperibilità

Facile anche fuori dalla Liguria.

Varietà

Ne esiste una variante fatta con farina di castagne che prende il nome di "trofie bastarde", il cui gusto è più dolce delle trofie normali o bianche. Si possono anche mischiare trofie bianche a trofie di castagne per dare un gusto delicato al piatto. Oggi esistono anche altre varianti di trofie, ad esempio quelle al nero di seppia. Tuttavia, la ricetta originale rimane quella delle trofie di Recco o bianche. Le trofiette sono trofie un po' più piccole.

 

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Informazioni culinarie

Come si fanno le trofie in casa

Ingredienti per 2 persone

  • 150 gr di farina di grano duro
  • un pizzico di sale
  • 20 cc di acqua tiepida

Preparazione delle trofie

  1. Impastare la farina e il sale, con l’acqua tiepida aggiunta un poco per volta, fino a ottenere un impasto liscio.
  2. Coprire con una ciotola la palla di pasta e lasciare riposare 10 minuti.
  3. A questo punto preparare le trofie staccando dei piccoli pezzi di pasta grandi come ceci e strofinarli fra i palmi delle mani, così da formare dei piccoli fusi.
  4. Mettere le trofie a riposare su un canovaccio per un paio d’ore. Non è semplice come sembra, ci vuole un po' di esperienza nel dare la forma tipica.

Come conservare

Solitamente vanno consumate entro due giorni dall'apertura della confezione e conservate in frigorifero.

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Informazioni geografiche

Zona di origine

Sono originarie di un comune della riviera di levante, Recco (famosa anche per la focaccia), in provincia di Genova.

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Informazioni nutrizionali

Celiachia

Contengono glutine

Tabella nutrienti

Nutriente Valore
Calorie 1680 Kcal

Valori per ogni 500 gr di prodotto.

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Informazioni culturali

Origine del nome

La traduzione letterale in lingua italiana è "gnocchi" (anche se la forma è totalmente diversa).

Nella storia

La loro storia pare risalire ai tempi delle Crociate, quando sulle navi, i cuochi impastavano farina ed acqua per la pasta, le mani sporche di farina venivano pulite e la pasta, trae-die, (tra le dita) accantonata.

Eventi relazionati

A Sori (GE).

Anche detto

Troffie.

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Annotazioni

Materie prime: 
Farina di grano
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Redazione Alimentipedia

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I vostri commenti

Quelle sono "trofiette", non troffie, nè tantomeno trofie. Le troffie sono gnocchi di patate schiacciati con il pollice.
La "bicellà" non è un modo per fare le trofiette, ma il colpetto dato facendo scattare il dito (indice o medio) trattenuto contro il pollice, con cui si allontana la trofietta dal piano di lavoro e facendola, insieme ad altre, formare un mucchietto.

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