Pasqua nella tradizione cristiana
La Pasqua, insieme al S. Natale, è la maggiore festività del calendario liturgico cristiano. Celebra la resurrezione di Gesù di Nazareth, che secondo le Scritture, sarebbe avvenuta il terzo giorno successivo alla sua morte in croce.
Etimologia
La Pasqua deriva, e per certi aspetti dipende, dalla Pasqua ebraica. La parola ebraica Pesach significa passare oltre, tralasciare; deriva dal racconto della Decima Piaga, quando l’Angelo della Morte vide il sangue dell’agnello del Pesach sulle porte delle case di Israele e “passò oltre”, senza uccidere il primogenito.
Quand’è Pasqua quest’anno?
La festa della Pasqua cristiana è mobile, viene fissata di anno in anno nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all’Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Di seguito il calendario gregoriano con indicate le date di quando cade Pasqua, dal 2001 al 2100.
Ingrandisci il calendario per sapere quando cade Pasqua quest’anno
Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell’Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta controversia quartodecimana, fra la chiesa di Roma e le chiese asiatiche.
Nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D’altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. La chiesa ortodossa segue il calendario giuliano e quindi la data della Pasqua può variare dal 4 aprile all’8 maggio.
Il racconto degli evangelisti
Giovanni. Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Matteo. Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
Marco. Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
Luca. Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.
Le 4 versioni concordano sulla presenza di un’unica persona: Maria di Magdala.
Cos’è il digiuno pasquale
Il digiuno ecclesiastico pasquale è la modalità di digiuno che tutti i fedeli appartenenti alla Chiesa Cattolica devono praticare per penitenza in alcuni giorni (detti appunto penitenziali).
Quando non si deve mangiare la carne?
Attualmente i fedeli cattolici dei vari riti latini sono tenuti al digiuno ecclesiastico e all’astinenza dalla carne due volte l’anno, il Mercoledì delle Ceneri (per il rito ambrosiano il primo venerdì di Quaresima) e il Venerdì Santo.
La legge del digiuno obbliga a fare un solo pasto durante la giornata, ma non proibisce di fare una seconda refezione leggera. La legge dell’astinenza dalle carni non proibisce di consumare pesce, uova e latticini, ma proibisce di consumare, oltre alla carne, cibi e bevande che ad un prudente giudizio sono da considerarsi come particolarmente ricercati o costosi.
Cos’è la Quaresima
La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni, chiamato Quaresima, che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri.
Cos’è la Settimana Santa
L’ultima settimana del tempo di Quaresima è detta Settimana Santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione.
La Domenica delle Palme
Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).
Domenica delle palme
Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l’inizio del Triduo Pasquale.
Il Giovedì Santo di Pasqua
Durante il Giovedì Santo, di mattina si svolge la Messa del Crisma, durante la quale il Vescovo consacra gli Olii Santi (Crisma, Olio dei Catecumeni ed Olio degli Infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell’anno rispettivamente per celebrare le Cresime e i Battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell’Unzione degli Infermi; l’Ora Nona del Giovedì Santo conclude il tempo di Quaresima, e da inizio al Triduo Pasquale, con la Messa in Coena Domini: questa è il memoriale dell’Ultima Cena consumata da Gesù nella sua vita terrena, nella quale furono istituiti l’Eucarestia e il ministero sacerdotale, e fu consegnato ai discepoli il Comandamento dell’Amore (Gv 13,34).
La lavanda dei piedi
Durante la Santa Messa del Giovedì Santo si svolge la tradizionale lavanda dei piedi.
Lavanda dei piedi in dipinto antico. Papa Francesco fa la lavanda dei piedi
Campane legate
Le campane non possono suonare dal Gloria della S. Messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua, di conseguenza vengono “legate”.
Il giro delle 7 chiese
Durante il Giovedì Santo è tradizione, non certificata dalla dottrina, compiere il cosiddetto giro “delle sette chiese” o “sepolcri”, andando ad adorare i sepolcri in 7 chiese vicine.
Il Venerdì Santo
Il Venerdì Santo l’Eucarestia non viene celebrata: la liturgia è incentrata sull’Adorazione della Croce e sulla Via Crucis.
Via Crucis
Il Sabato Santo
Il Sabato Santo, unico giorno dell’anno in cui non si amministra la Comunione salvo come viatico, è incentrato sull’attesa della solenne Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l’alba del Nuovo Giorno.
Inoltre il Sabato Santo è l’unico giorno dell’anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto “aliturgico”. Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa, e di solito nelle chiese i tabernacoli sono spalancati, e privi del Santissimo, che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, e un senso di lutto pervade tutta l’area del tempio.
La Veglia di Pasqua si compone di quattro fasi
- La benedizione del fuoco
- La celebrazione della Parola, con sette letture tratte dall’Antico Testamento che narrano la storia della salvezza
- I battesimi ed il rinnovo delle promesse battesimali
- L’Eucarestia
La Santa Domenica di Pasqua
La Domenica di Pasqua è per i fedeli cristiani un giorno sacro perché si celebra la Resurrezione di Cristo. Dopo la Santa Messa si festeggia con pranzi ricchi.
Cosa si mangia per tradizione a Pasqua
Il piatto che rappresenta indubbiamente di più la Pasqua è l’agnello cucinato al forno o in padella come simbolo della Resurrezione di Cristo.
Agnello pasquale
Ogni regione o provincia italiana ha i propri piatti tradizionali tipici pasquali. Ma alcuni sono diffusi in tutta Italia. Per esempio la torta pasqualina, specialità genovese, unatorta salata di sfoglia con spinaci e uova è un classico per tutti gli italiani.
Le uova poi durante il periodo di Pasqua imperano sulle tavole in mille versioni da quelle sode con l’insalata a quelle di cioccolato, simbolo anch’esse del giorno di Pasqua. Per quanto riguarda il dolce indubbiamente la Colomba, per altro simbolo di pace, è il dolce che più rappresenta la Pasqua in Italia.
A Napoli ad esempio si usa consumare la pastiera, in Sicilia la cassata, in Umbria la ciaramicola.
Vedi anche Le ricette di Pasqua.
Quali sono i simboli pasquali?
Uova e pulcini
Entrambi i simboli rappresentano la nascita di una nuova vita. Infatti, per i Cristiani, la Pasqua è la festa di una vita nuova, una rinascita, la resurrezione appunto di Cristo.
Vedi Storia delle uova di Pasqua.
I coniglietti
Il coniglietto richiama la lepre che sin dai primi tempi del Cristianesimo simboleggiava Cristo.
Inoltre, la lepre, con la caratteristica del suo manto che cambia colore secondo la stagione, venne indicata da sant’Ambrogio come simbolo della Risurrezione.
Il coniglietto è uno dei simboli pasquali
L’agnello
L’agnello simboleggia il sacrificio di Cristo sulla croce.
La colomba
La colomba rappresenta la Pace siimboleggia Gesù che con il suo sacrificio sulla Croce, ci ha aiutato a costruire un regno di pace e d’amore. Anche il dolce tipico infatti ha la forma della colomba. Vedi La colomba di Pasqua.
L’ulivo
Oltre ad essere simbolo di pace, ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme quando a folla lo accolse festosamente con i rami d’ulivo rivolti al cielo.
Colomba con ulivo, simboli pasquali