Pan di fegato

Ricetta n° 374 tratta da: "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" di Pellegrino Artusi

«Tra i rifreddi, questo che vi descrivo, è uno dei migliori ed ha il diritto, pel suo delicato sapore, di comparire su qualunque tavola. Fegato di vitella di latte, grammi 500. Burro, grammi 70. Midolla di pane fresco, grammi 50, Parmigiano grattato, grammi 20. Fegatini di pollo, n. 4. Marsala, decilitri 1. Sugo di carne, oppure brodo, cucchiaiate n. 6. Uova, uno intero e due rossi. Una foglia di alloro. Sale e pepe, quanto basta. Tagliate il fegato a fette sottili e i fegatini in due parti, e gettate queste due cose in padella con la foglia di alloro e la metà del burro e quando lo avranno assorbito aggiungete l'altra metà e condite con sale e pepe. Poi versate la marsala e dopo 4 o 5 minuti al più di fuoco vivo, dovendo il fegato rimaner tenero, levatelo asciutto e insieme con l'alloro pestatelo nel mortaio. Nell'intinto che resta in padella sminuzzate la midolla del pane e fatene una pappa che getterete anch'essa nel mortaio, poi passate ogni cosa dallo staccio; indi aggiungete il parmigiano e le uova, diluendo il composto col detto sugo o brodo. Per ultimo collocatelo in uno stampo liscio con foglio sotto, unto col burro, ed assodatelo a bagno-maria. Sformatelo tiepido e quando sarà diaccio copritelo tutto di gelatina del n. 3, entro a uno stampo di circonferenza maggiore del primo. Potrà bastare per dodici persone.»

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