Forma: pani di forma oblunga dalla crosta ruvida e dall’interno cavo.
Grissino
Zona: regionale
Farina: farina di grano tenero
Forma: bastoncini sottili e lunghi croccanti
Storia: l’origine della parola è piemontese e deriva da “grissa” che, nel basso saluzzese, indica genericamente “pagnotta”, pane allungato con una fenditura al centro. La tradizione vuole che il grissino sia stato inventato da un cuoco, tale Brunero, per rafforzare la debole salute del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II. Grande amatore di grissini fu Napoleone che se li faceva venire fino a Parigi.
Zona:La “Campagnola Buschese” viene prodotta dai panettieri di Busca, ma anche da quelli di altri comuni cuneesi.
Farina: farina di grano tenero
Forma: pezzatura di 130-150 grammi, crosta di colore dorato, sapore fragrante, forma allungata, divisa al centro.
Particolarità: tagliata al centro, serve per fare la “rustia”, cioè farcita con burro e poco zucchero, o con un misto di formaggi lasciati a macerare (il cosiddetto “brus”), oppure “somà d’ai”, ossia si strofina l’aglio sulla parte tagliata aggiungendo olio e sale.
Zona: è un prodotto tradizionale della zona appenninica territorialmente compresa tra la Provincia di Alessandria e quella di Genova.
Farina: farina di ceci
Forma: focaccia salata, sottile, che deve essere consumata calda da cui la denominazione “Bela Cada”
Particolarità: viene cotta in una teglia in rame nel forno a legna.
Gavasot
Zona: provincia di Torino
Farina: farina di grano tenero, lievito acido, lievito di birra, sale
Forma: panini del peso di 150 gr. l’uno a forma di testa di bambola con collo (Gavasot in piemontese sta per collo), la consistenza dell’impasto non è né morbida né dura, ma “bastarda” in gergo.
Particolarità: è un pani in via di estinzione, fatto a mano.
Altri pani e simili
Crasanzin – Focaccia di Susa – Focaccia novese – Giaco – Grissia monferrina – Grissino rubatà – Grissino stirato – Le paisanotte di Druent – Lingua di suocera – Magre a mano – Miacce – Miasse – Mica – Miche di Cuneo – Michetta.