Forma: La crosta presenta colore dorato chiaro con aspetto irregolare e gibboso come conseguenza dello schiacciamento effettuato con le dita.
Storia e tradizione: le “cacchiarelle” venivano cotte al forno a legna prima della cottura del pane casereccio di Montelibretti; lo scopo era quello di verificare se il forno era sufficientemente caldo e pronto per la cottura del pane.Il nome “cacchiarelle” deriva dal fatto che la massaia recuperava con le mani un pezzo di pasta pane detto appunto “cacchio” che lavorava con le mani allungandolo e schiacciandolo. Le cacchiarelle rappresentavano un gustoso alimento sia per la prima colazione che per il pranzo, condite generalmente con pomodoro ed alici.
Ciriola romana
Zona: regionale, tipico di Roma (RM).
Farina: grano tenero
Forma: Panino di 100 g circa dalla forma allungata, rigonfio al centro e ricco di mollica
Nome: anche detto Anguilletta
Pane casereccio di Genzano IGP
Zona: in tutto il territorio del comune di Genzano (Roma).
Farina: farina di grano tenero
Forma: pagnotta
Particolarità: la fragranza del pane di Genzano va attribuita all’uso del lievito acido e alla qualità e varietà dei cereali impiegati. Viene cotto al forno a legna.
Pane casereccio di Lariano
Zona: Lariano (RM).
Farina: farina semi-integrale, farina “00”
Forma: la crosta esterna dopo la cottura presenta un aspetto dorato mentre la pasta interna è biancastra. La forma generalmente è a pagnotta o filone.
Particolarità: viene cotto nel forno a legna con le fascine di castagno. Si conserva bene per 3 – 4 giorni. Dal 27 settembre al 7 ottobre a Lariano, in occasione della sagra del fungo porcino, questo caratteristico prodotto trova giusto spazio e notorietà.
Pane casereccio di Montelibretti
Zona: Montelibretti (RM).
Farina: farina tipo 00
Forma: La forma è rotonda a pagnotta o di filone. La crosta presenta colore dorato chiaro e la pasta è bianca con occhiature piuttosto grandi.
Particolarità: Tradizionalmente la produzione del Pane casareccio di Montelibretti avveniva in ambito domestico e la cottura avveniva nel forno o camino a legna. Le massaie erano solite disporre l’impasto sopra delle tavole di legno, avvicinate al camino. Inoltre il pane veniva coperto con un panno e per accelerare ulteriormente la lievitazione disponevano sotto le tavole delle candele accese. La produzione del pane casareccio di Montelibretti veniva eseguita una volta a settimana o ogni 10 giorni, data la conservabilità piuttosto prolungata di questo pane.
Pane casereccio di Lugnola
Zona: Configni (RI).
Farina: Pane preparato con farina tipo 0 e tipo 00
Forma: La crosta esterna dopo la cottura presenta un colore bruno mentre la pasta interna è biancastra. La forma è generalmente a filoncino, filone o pagnotta.
Particolarità: il pane di Lugnola si conserva bene per 4-5 giorni.
Altri pani e simili
Calzone con verdure – Ciambelle salate – Crostatino ripieno – Falia – Filone sciapo da 1 kg. – Lu Cavalluccio e la Puccanella – Pane casareccio – Pane con le olive bianche e nere – Pane con le patate (con purea di patate) – Pane di Canale Monterano – Pane di semola di grano duro – Pane di semola di grano duro di Allumiere – Pane di Veroli.