Ginseng

Ginseng

Questa radice magica e antichissima, considerata un toccasana soprattutto in Cina, ha notevoli proprietà energizzanti per il fisico e la mente, nonché proprietà afrodisiache, ma attenzione… all’uso eccessivo! Il Ginseng o Panax è un genere di 11 specie di piante perenni a crescita lenta con le radici carnose, della famiglia delle Araliaceae. Presenta una grossa radice tuberizzata di colore bruno-giallastra costituita da un corpo principale e numerose ramificazioni laterali. Assomiglia a quella del prezzemolo o della sassefrica. Ha aroma gradevole, dolce, simile alla liquirizia. È ora molto apprezzato nei bar il caffè al Ginseng, ma è possibile gustarlo anche a casa.

Informazioni generali

Utilizzo principale

Il suo impiego risale a migliaia di anni fa e la sua efficacia come toccasana incomparabile è attestata da numerosi studi scientifici. È una delle piante officinali più antiche dell’Asia Orientale, soprattutto in Cina e in Corea. Esso agirebbe contro le più disparate malattie. In modo particolare manterrebbe giovani. Per i cinesi il ginseng possiede tutte le virtù terapeutiche, preventive, curative ed energetiche immaginabili oltre ad essere un ottimo afrodisiaco. Vedi Cibi afrodisiaci e Cucina afrodisiaca.

Ginseng in erboristeria

Come tonico-adattogeno generale dell’organismo sotto stress o intensa attività fisica. Nella stanchezza, debolezza generale e nervosa, indicato nella convalescenza nonché nei disturbi legati all’invecchiamento.

La pianta

Panax ginsengIl Ginseng, Panax ginseng, è una pianta bassa perenne che produce piccole bacche rosse traslucide, e cresce nella parziale penombra delle foreste del nord della Manciuria, della Corea, della Cina del Nord e Siberia orientale ed in Nord America, tipicamente nei climi più freddi.

La crescita del ginseng è estremamente lenta; nel giro di un anno la radice non è più grossa di un fiammifero, e a tre anni deve venir trapiantata. A sei o sette anni giunge alla maturità. Ma sono stati rinvenuti dei ginseng di più di tre secoli.
La radice una volta raccolta, in autunno, subisce tutta una serie di processi (essiccazione, ecc.).

Il caffè al Ginseng

Molto di moda nei bar in Italia e all’estero, è una bevanda solubile, che può essere servita in tazza piccola o grande come l’orzo, calda ma anche shakerata. Sta soppiantando l’orzo quale alternativa al caffè tradizionale. Si tratta di una bevanda istantanea al caffè con estratto di ginseng. È una bevanda tonificante e davvero gustosa. Non richiede aggiunta di zucchero. L’aspetto è quello del caffè macchiato, color nocciola scuro. Ottimo al gusto specialmente per chi non ama il caffè troppo amaro.

Varietà

  • Coreana o Rossa (Panax ginseng C.A. Meyer)
  • Cinese (Panax Repens Max)
  • Americana (Panax Quiquefolium L.)
  • Russa o siberiana (Eleutheroccus senticosus Maxim).

Forme in commercio

In commercio oltre alle bevande solubili si possono trovare vari preparati ed integratori al Ginseng.

Informazioni culinarie

Come conservare

Per conservarne tutta l’efficacia è consigliabile tagliare dalla radice soltanto qualche fettina sufficiente al consumo di qualche giorno.

Informazioni geografiche

Zona di produzione

Foreste del nord della Manciuria, della Corea, della Cina del Nord e Siberia orientale ed in Nord America, tipicamente nei climi più freddi.

Informazioni nutrizionali

Il panax ginseng aromatico contiene amido, gomma e sostanze particolari, straordinariamente toniche, nove costituenti o principi attivi, nonché oli essenziali e oligoelementi (magnesio, calcio, fosforo, ferro…) e inoltre varie vitamine (B1, B2, C…).

Per moltissimo tempo i cinesi hanno creduto fermamente che questa radice conferisse un’eccezionale longevità a coloro che avevano i mezzi per procurarsela regolarmente e sempre nei manuali cinesi si legge che il tubero rinforza le pulsazioni cardiache, stabilizza l’influsso nervoso, guarisce la pesantezza di stomaco, migliora la vista, stimola l’attività cerebrale e aumenta la memoria e il benessere fisico.

La medicina moderna, prende in considerazione soprattutto le seguenti proprietà:

  • stimolante sulla corteccia cerebrale e sul ritmo cardiaco,
  • incremento della resistenza fisica e delle capacità di recupero (ad esempio in seguito ad attività sportiva),
  • miglioramento della circolazione,
  • potenziamento della memoria e della resistenza ai fattori ambientali negativi,
  • riduce stress e nevrosi, migliorando l’adattamento agli stimoli della vita quotidiana, potenziando il rendimento fisico e mentale,
  • può migliorare le prestazioni sessuali,
  • sembra che guarisca la tubercolosi, calmi i nervi, riduca la glicemia, stimoli il sistema nervoso centrale e perfino la circolazione cutanea,
  • al pari della caffeina, alcuni autori sostengono che il ginseng favorisca l’ossidazione degli acidi grassi, salvaguardando quindi le scorte di glicogeno epatomuscolare,

Per ottenere i migliori benefici dalle virtù del ginseng, occorrerebbe assumere il prodotto per periodi medio-lunghi, in quantità vicine ai 200 mg al giorno (dosaggio variabile a seconda del peso e della tollerabilità individuale verso il ginseng). Nel caso in cui non si riscontrino gli effetti stimolanti desiderati la causa potrebbe essere imputata ai preparati commerciali che non contengono, quasi mai, un valido quantitativo di principi attivi (ginsenosidi).

Controindicazioni ed effetti

Tuttavia, esistono naturalmente anche degli effetti collaterali. Uno dei più frequenti è l’insonnia, l’irrequietezza e l’irritabilità, soprattutto se assunto assieme a una quantità elevata di sostanze stimolanti a livello nervoso come la caffeina.

Sconsigliato a:

  • soggetti con ipertensione grave
  • pazienti con patologie cardiache,
  • bambini al di sotto dei 12 anni,
  • donne in gravidanza e che allattano.

Si consiglia di non assumere il ginseng in modo continuo, ma effettuando cicli periodici intervallati da una sospensione temporanea del trattamento.

Informazioni culturali

Origine del nome

Panax, dal greco, “rimedio per tutte le malattie”, da cui Panacea la dea greca figlia di Esculapio e di Epione capace di guarire tutti i mali.

Gin-seng significa “radice a forma di uomo” perché le radici hanno un aspetto simile a quello di un uomo o per sottolineare l’azione di benessere che può esercitare su tutta la persona.

Nella storia

  • Per circa 2000 anni le radici di ginseng hanno mantenuto un posto d’onore nella medicina cinese. Il ginseng è descritto nella più antica farmacopea cinese che si crede scritta nel primo secolo d.C. durante la dinastia Han.
  •  Fu a partire dal secolo XVIII  che la radice arrivò in Europa, diventando poi  molto popolare anche nei paesi occidentali per i  suoi effetti afrodisiaci.
  • Sono state combattute guerre per il possesso delle foreste dove cresceva e i bracconieri sfidavano spesso la morte per raccoglierlo.
  • La mitologia relativa al primo incontro del ginseng con l’uomo è quanto mai varia. Una storia racconta che l’intero villaggio di Shantang nella provincia di Shensi era turbato da strani lamenti. Un giorno gli abitanti del villaggio si riunirono e decisero di mettersi in cammino per scoprirne l’origine. Trovarono che sotto un arbusto una massiccia radice dalla forma umana gridava per attrarne l’attenzione.
  • Secondo altre tradizioni la radice di ginseng fu scoperta grazie ai sogni. Comunque sia, tutte concordano nel ritenere che non sia stato l’uomo a trovare la radice, bensì essa a richiamare l’uomo.
  • A causa dell’estrema rarità, questo prezioso farmaco della medicina tradizionale cinese, un tempo si vendeva a prezzi esorbitanti, nel secolo scorso si arrivava anche a sette o otto volte il suo peso in argento, costava “più del suo peso in oro” sostenne Monsignor Favier, vescovo di Pechino all’inizio del secolo (1902). Solo una piccolissima élite della società cinese poteva quindi pretendere di trovare la salute in questa radice.

Curiosità

Nel 1982 venne dissotterrato un ginseng centenario del peso di 288 gr.

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