Cavolfiore bianco

O cavolo bianco

Cavolfiore bianco
Cavolfiore bianco

Verdura tipicamente invernale il cavolo o cavolfiore bianco è una delle varietà più comuni di cavolo. Si presenta di forma tondeggiante e colore bianco ha infiorescenza compatta di peso variabile tra 1 e 1,5 chilogrammi. Grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti il cavolo esercita un'azione benefica sulla salute di tutto l'organismo e contiene poche calorie. Ne viene utilizzato anche il succo per scopi terapeutici. Vedi i consigli per cuocere il cavolo senza fare odore in casa.

Informazioni generali

La pianta

I cavoli appartengono alla famiglia delle crucifere, varietà Brassica oleracea. La parte edibile di queste piante è rappresentata dalle inflorescenze, dette anche rosette, ancora immature denominate pomo, cespo, capolino, corimbo.

Stagionalità

Autunno inoltrato/Inverno.Novembre, Dicembre, Gennaio. I cavoli sono tipici ortaggi invernali, quando la qualità è migliore e i prezzi scendono notevolmente. Tuttavia sono disponibili tutto l'anno, a prezzi maggiori.

Reperibilità

Facile.

Varietà

Cavolfiore bianco "Precoce Iesino", il "Gigante di Napoli", il "Tardivo di Fano"; altre varietà prendono il nome dal periodo di maturazione: "Natalino", "Gennarese", "Marzatico" o "Aprilatico".

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    Informazioni culinarie

    Come scegliere

    • Le foglie esterne devono essere croccanti ed aderenti alla testa, che a sua volta deve essere grossa e priva di macchie scure.
    • Un fiore sodo e compatto, con le cimette ben chiuse, è indice di freschezza del cavolfiore; la superficie del fiore leggermente annerita è indice al contrario di una cattiva e prolungata conservazione.

    Come pulire

    • Per pulirlo, si staccano le foglie esterne.
    • Se lo si cuoce intero, si fa un taglio a forma di croce alla base del torsolo.
    • Poi si immerge in acqua acidulata con succo di limone, per eliminare tutto il terriccio nascosto tra le cimette.
    • Se invece lo si deve cuocere a pezzi, bisogna eliminare il torsolo e con un coltellino affilato tagliare le cimette, lasciando attaccata a ciascuna un pezzetto di gambo.

    Come cucinare il cavolfiore

    Il modo migliore per mantenerne tutte le proprietà nutrizionali dei cavolfiori è quello di cuocerli stufati o a vapore, per non più di venti minuti. La cottura in acqua, specialmente se prolungata, distrugge gran parte delle vitamine, li rende poco digeribili e di odore sgradevole.
    Si consuma come contorno, lessato e condito semplicemente con olio e aceto o limone, conservato sottaceto, gratinato con la besciamella, fritto con la pastella, come condimento per la pasta o nelle minestre.
    Quando è particolarmente tenero e fresco, il cavolfiore è ottimo anche crudo: tagliato a fettine molto sottili e unito ad altre verdure in insalata. Crudo è anche più digeribile e salutare, perché conserva inalterate tutte le sue sostanze benefiche.

    Modi di cucinare il cavolfiore
    Cavolfiore in insalata e cavolfiore gratinato al forno

      Come conservare

      I cavoli più compatti come il cavolfiore, il broccoli verde ramoso, il cavolo cappuccio e verza, i cavolini di bruxelles, si conservano bene in frigorifero, fino a cinque giorni. Se lo si vuole congelare, prima bisogna lessarlo al dente in acqua acidulata con qualche goccia di limone, scolarlo e dividerlo in cimette, in questo modo può essere conservato anche per 1 anno.

      Suggerimenti anti-puzza

      Per evitare che l'odore piuttosto forte del cavolfiore durante la cottura si propaghi per tutta la casa, mettete all'interno della pentola una fetta di pane con tanta mollica imbevuta di aceto o limone. Vedi Trucchi e consigli sui cavoli.

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      Informazioni geografiche

      Zona di origine

      Originario dell'Europa il cavolo è oggi una coltivazione diffusa in tutto il mondo con le seguenti percentuali:

      • Italia: con l'8% della produzione mondiale è il quarto paese produttore al mondo. Principalmente coltivato in Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia.
      • Cina (39%)
      • India (13%)
      • Francia (10%).
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      Informazioni nutrizionali

      Proprietà e valori nutrizionali del cavolfiore

      • Hanno basso contenuto di calorie ed essendo molto sazianti sono utili in una dieta ipocalorica.
      • Grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti il cavolo esercita un'azione benefica su tutto l'organismo. Presenta ottimi livello di potassio, è molto ricco di minerali, acido folico, fibre, calcio, ferro, fosforo e vitamina C.
      • Utilizzato da sempre per prevenire, curare o alleviare numerosissime malattie, infatti contiene principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti e antiscorbuto.
      • Sono depurativi e rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti.
      • Possono essere consumati anche in caso di diabete.
      • Secondo alcuni studi americani tra le principali proprietà di questo ortaggio vi è anche quella di prevenire il cancro al colon e l'ulcera. Per uso terapeutico si usano di solito il cavolo cappuccio e il cavolo verza.
      • La clorofilla in essi contenuta favorisce la produzione dell'emoglobina ed è utile per curare l'anemia.
      • L'infuso di cavolo e miele è utile in caso di malattie dell'apparato respiratorio.
      • È molto utile contro bronchiti, coliti, congiuntivite, contusioni, sinusite, diabete, diarree e dissenterie, dolori gastrici ed intestinali, dolori muscolari e reumatici e influenza.

      Usi terapeutici

      Per le sue proprietà viene usato per trattamenti terapeutici contro le anemie, come emolliente, come diuretico, cicatrizzante, depurativo e vermifugo.

      Con il succo di cavolo in generale:

      • 1-2 bicchieri al giorno di SUCCO DI CAVOLO per affaticamento, anemia, demineralizzazione, diabete, influenza.
      • 2 bicchieri al giorno di SUCCO DI CAVOLO per depressione, nervosismo.
      • 2-3 bicchieri al giorno di SUCCO DI CAVOLO per gastrite, ulcera gastrica.
      • SUCCO DI CAVOLO con miele per afonia (gargarismi e ingestione)
      • POCHE GOCCE DI SUCCO FRESCO DI CAVOLO per occhi.

      Calorie del cavolo bianco

      Ogni 100 gr di prodotto contengono 25 Kcal.

      Celiachia

      Non contiene glutine.

      Controindicazioni

      Contengono sostanze che rallentano il lavoro della tiroide, vanno quindi evitati in caso di ipotiroidismo.
      Controindicato per chi soffre di colon irritabile, perché eccedere con i cavoli può causare gonfiore all’addome e diarrea.

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      Informazioni culturali

      Origine del nome

      Deriva da cavolo+fiore.

      Nella storia

      Conosciuto fin dall'antichità, il cavolo (Brassica oleracea) era considerato sacro dai Greci; i Romani lo utilizzavano per curare le più svariate malattie e lo mangiavano crudo, prima dei banchetti, per aiutare l'organismo ad assorbire meglio l'alcool. Si sostiene la presenza di questa pianta già dal VI secolo a.c.; Plinio cita il cavolo broccolo come elemento importante sui deschi dei romani più ricchi, e notizie certe danno il cavolo coltivato in Spagna dagli arabi, che lo introdussero dalla Siria attorno al XII secolo. Nei mercati inglesi e francesi veniva commercializzato già nel 1600 e dall'Inghilterra fu portato in India all'inizio del 1800. In Italia fu fatto arrivare molto presumibilmente dai veneziani, che lo acquistavano nell'isola di Cipro, e proprio attorno a Venezia, riseminando i semi delle piante più belle, cominciò per tutta Europa il miglioramento genetico di questa pianta che solo successivamente venne esportata e coltivata nel Centro e Nord del continente. Ad Arezzo, in un quadro, viene raffigurato un grosso cavolfiore offerto per stima e sudditanza al signore Cosimo III, nel 1706.
      Tratto da www.bussolaverde.it

      Eventi relazionati

      Sagra della frittella al cavolfiore a Tuscania (VT)

      Modi di dire e proverbi

      Proverbi di Calabria:
      "A undi pari ca u meli spandi, appena, appena u cavulu cundi".
      Dove sembra che il miele spande, a mala pena si condisce il cavolo.

      Modi di dire:
      "testa di cavolo", "non me ne importa un cavolo", "col cavolo!", "pensa ai cavoli tuoi", "non capisci un cavolo", oppure, semplicemente, "cavolo!", "c'entra come i cavoli a merenda".

      Anche detto

      Cavolfiore, cavolo fiore, cavolo bianco.

      Nei dialetti italiani

      • In Calabria: cavul-i-huri
      • In Sicilia: bastaddu.

      Nelle altre lingue

      • In Inglese: cauliflower
      • In Francese: chou-fleur
      • In Spagnolo: coliflor
      • In Tedesco: blumenkohl
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      Annotazioni

      Alimento originale: 
      Cavolo
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      Redazione Alimentipedia

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      I vostri commenti

      spiegazione esauriente

      l'unica cosa che manca:Avevo sentito dire che contiene la vitamina K non risultato dalle vs. informazioni, potete delucidarmi? è importante saperlo per motivi di salute in quanto questa vitamina mia moglie non la deve consumare,anticipatamente vi ringrazio.saluti.

      Salve, vorrei sapere cosa determina la presenza occasionale di macchie leggermente verdi, estese in profondità, al di sotto della superficie del cavolo bianco. Grazie e saluti.

      manca la descrizione del cavolfiore viola, tipico delle province etnee

      Santo cielo, il cavolo bianco è il cavolo cappuccio!!!

      @Vighesso...intanto un po' di educazione sarebbe gradita! IO sono una persona, non stai parlando con un computer! Che toni!!! Neanche ti risponderei!!!! Comunque...se sai leggere qui c'è scritto CAVOLFIORE bianco che si distingue dal CAVOLFIORE VERDE...in alcune zone lo chiamano cavolo bianco!

      Mi dispiace se ho offeso qualcuno ma mi si sono rizzati i capelli in testa, memore di quando ordinavo al fornitore "cavolo bianco" oppure "cavolo cappuccio" e mi consegnavano regolarmente delle verze (o cavolo verza). Dalle mie parti chiamano marzapane il sanguinaccio. Se posto su youtube una ricetta a base di "marzapane novarese" io lo chiamerò sanguinaccio, a rischio che
      qualcuno usi la pasta di mandorle. Usare i termini locali o regionali è sempre un rischio, io preferisco i termini ufficiali.

      @Vighesso...grazie per la risposta gentile. La tua informazione è preziosa perché ancora una volta fa capire come l'Italia sia un Paese ricchissimo di tradizioni locali. Non è facile infatti realizzare un'enciclopedia degli alimenti proprio per questo motivo dovendo cercare di essere raggiunti da tutti, da nord a sud...tu da dove scrivi?
      Federica

      Buongiorno. Scrivo dalla provincia di Novara, zona del lago Maggiore. Ho lavorato per diversi anni a Biella scoprendo che anche spostandosi di pochi chilometri si scoprono ogni giorno cose nuove, come per esempio che la "paletta" è una specie di prosciutto cotto tipico di Coggiola (Bi), che i canestrelli biellesi sono dei piccoli wafer e che a Villanova d'Asti si può assaggiare uno squisito "salame di bionda" senza essere tacciati di cannibalismo dal momento che la "bionda" in questione è una gallina. L'equivoco, il fraintendere, il dubbio sono sempre in agguato come briganti di strada.

      @Vighesso...che meraviglia l'Italia...complessa, ma ricca di tesori locali...e di nomi e modi di dire! Grazie per la tua testimonianza, ha dato ad Alimentipedia sicuramente un "quid" in più!
      PS: io sono di Milano...e da qualche anno mi godo un po' di relax nella mia baita a 900 mt slm...sopra a Laveno, nei boschi  ;-) cercherò il "salame di bionda" che sicuramente già a pochi chilometri, o non si troverà o si chiamerà in un altro modo...hihihi

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