Carciofi fritti

Carciofi fritti

Croccanti fuori, teneri dentro e profumati d’olio buono: i carciofi fritti sono uno di quei piatti che raccontano la cucina italiana nella sua essenza più autentica. È una ricetta semplice, ma con una sua ritualità: la scelta del carciofo giusto, la pulizia meticolosa, la pastella ariosa e la frittura al punto perfetto. Prepararli è come entrare in una piccola danza tra tradizione e piacere, tra il sapore intenso della terra e la leggerezza della frittura dorata.

Ingredienti per 4 persone

  • 8 carciofi (meglio se romaneschi o violetti)
  • 2 uova fresche
  • 100 g di farina 00
  • 100 ml di acqua frizzante fredda
  • Succo di mezzo limone
  • Sale fino q.b.
  • Olio di semi di arachide per friggere

Procedimento

Il primo passo per ottenere carciofi fritti perfetti è la selezione. I carciofi romaneschi (chiamati anche “mammole”) sono ideali perché tondi, carnosi e senza spine. Se li trovi ancora con un po’ di gambo, non scartarli: è tenero e saporito, ottimo da friggere insieme al cuore.

Una volta scelti, riempi una ciotola con acqua fredda e succo di limone. Ti servirà per evitare che i carciofi anneriscano mentre li pulisci. Elimina le foglie più esterne, taglia la punta e sbuccia con un pelapatate la parte esterna del gambo. Dividi ogni carciofo in quattro spicchi (o otto, se sono grandi) e rimuovi l’eventuale fieno interno. Poi immergili nell’acqua acidulata e lasciali riposare almeno 10 minuti.

La pastella è ciò che trasforma un carciofo qualunque in una piccola opera d’arte dorata. In una ciotola sbatti leggermente le uova con un pizzico di sale. A parte, setaccia la farina e uniscila poco alla volta, alternandola con l’acqua frizzante freddissima. L’obiettivo è ottenere una pastella liscia ma non troppo fluida, densa al punto giusto da avvolgere i carciofi come una carezza leggera.


Il trucco da chef? Lascia riposare la pastella in frigorifero per 10-15 minuti: così si stabilizza e, a contatto con l’olio caldo, regalerà una frittura più asciutta e croccante.

Scola bene i carciofi e asciugali con un panno pulito. Scalda abbondante olio di semi di arachide in una casseruola dal fondo alto: la temperatura ideale è di circa 170°C. Per verificare che sia pronta, puoi immergere uno stuzzicadenti: se attorno si formano piccole bollicine, è il momento giusto.

Immergi pochi carciofi per volta nella pastella, poi tuffali delicatamente nell’olio. Lasciali dorare per 3-4 minuti, girandoli a metà cottura. Il profumo che si sprigiona è irresistibile: la terra dei carciofi e la nota dolce dell’uovo si fondono in una promessa di croccantezza.
Quando sono ben dorati, scolali con una schiumarola e adagiali su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Aggiungi un pizzico di sale solo alla fine, mentre sono ancora caldi.

I carciofi fritti vanno serviti subito, appena tolti dalla padella, quando la pastella è ancora gonfia e croccante. Sono perfetti come antipasto, accompagnati da una salsa leggera allo yogurt e limone, oppure come contorno per carni bianche o pesce alla griglia.
Nella tradizione romana si gustano anche semplicemente così, con un bicchiere di vino bianco secco o una bollicina italiana che ne esalti la fragranza.

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