Effetti del Covid sulla spesa; è boom di vendite di surgelati a marzo

Sale del 48% la vendita di surgelati. Otto cose importanti da sapere

Durante il periodo di quarantena a causa della pandemia di Covid-19 gli italiani, come evidenziano i dati Nielsen, hanno modificato la loro spesa e proprio i prodotti surgelati sono stati presi d'assalto. Ma per goderne appiene le caratteristiche nutrizionali è importante fare attenzione al trasporto, alla conservazione e a come li si cucina.

Covid: aumento vendite surgelati
Boom di vendite di surgelati durante la quarantena

Anche in momenti "normali" i surgelati sono presenti nel 95% delle case degli italiani, ma in questo periodo di quarantena causata dal Covid i consumi di pesce e ortaggi surgelati, oltre ai confort food come la pizza sottozero, sono in crescita. Si scelgono per avere la varietà desiderata di pesce sempre disponibile in casa o per avere a disposizione verdura fresca ma che non deperisca. Ecco perché i surgelati rappresentano, ancora una volta, una soluzione valida alle esigenze della tavola.
I surgelati sono da sempre uno degli alimenti più apprezzati dagli italiani, tanto che secondo il rapporto annuale IIAS,  Istituto Italiano Alimenti Surgelati, del 2019 vengono scelti da 9 italiani su 10 per un totale di 13,8 kg pro-capite. 
I dati Nielsen evidenziano come nelle prime settimane di marzo, il consumo dei surgelati è cresciuto anche del +48% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
Un incremento trasversale degli alimenti sottozero che riguarda l’acquisto di verdure, di pesce e di prodotti tipici della nostra tradizione, come la pizza, che coerentemente con l’incremento di farina e lievito di birra è cresciuta nella versione surgelata, di oltre il 54% registrato tra metà febbraio e metà marzo 2020, rispetto allo scorso anno secondo ISMEA. 

Le 8 cose da sapere sui surgelati

Ma gli italiani sapranno come gestire al meglio questi prodotti? Conoscono la differenza tra congelato e surgelato? Sanno come trasportarli al meglio? IIAS, ha fornito un utile vademecum con 8 cose da sapere per conservarli e trasportarli al meglio, scongelarli e cucinarli, preservando tutte le loro caratteristiche nutrizionali e di gusto intatte.

1. Verdure surgelate e fresche hanno le stesse vitamine e nutrienti

“Gli alimenti surgelati – spiega IIAS - mantengono le proprietà nutrizionali in misura uguale e spesso superiore al prodotto fresco perché intercorrono pochissime ore dalla raccolta alla surgelazione mentre il prodotto fresco impiega diversi giorni e settimane prima di giungere al punto vendita. Infatti, quando prendiamo al supermercato la verdura fresca, il tempo intercorso tra la sua raccolta e la messa in vendita è un lasso ampio, che potrebbe far perdere alcune proprietà nutrizionali.”

2. Pesce surgelato e fresco hanno gli stessi nutrienti

Il pesce è un alimento da sempre rappresentativo della dieta mediterranea, che non può mancare sulle tavole per garantire il giusto apporto di vitamine e proteine. “Il pesce non solo è una fonte naturale di macronutrienti come proteine nobili e acidi grassi omega 3, ma anche di vitamine A e D e sali minerali quali iodio e selenio.
I prodotti ittici surgelati sono pescati nei mari più puliti e profondi del mondo, lontano dalle coste, e subito lavorati decapitati, eviscerati, spellati, sfilettati, evitando al consumatore onerose procedure casalinghe che determinano forti scarti di questo prezioso prodotto. In questo settore merceologico le normative di riferimento hanno imposto regole molto rigide, che fanno anche dell’imballaggio contenente il prodotto un modello di trasparenza totale, riportando l’area di pesca, il momento della prima surgelazione, la scadenza, le valenze nutrizionali, il produttore, e così via.” 

3. All'interno dei cibi surgelati non ci sono conservanti

Sicuramente, una delle caratteristiche che le persone apprezzano maggiormente degli alimenti surgelati è l’assenza di conservanti, come spiegato da IIAS: “Nei prodotti surgelati, per legge, non si può aggiungere nessun conservante allo scopo di prolungarne la vita. È il freddo a garantire la lunga conservazione di questi prodotti. E il colore brillante di alcune verdure surgelate non è dovuto a coloranti – come qualcuno potrebbe credere erroneamente – ma al fatto che, prima della surgelazione, gli ortaggi vengono sottoposti ad un adeguato trattamento termico (blanching) necessario per disattivare gli enzimi che ne potrebbero causare il deterioramento. E’ così che si fissa il colore naturale, che risulta ancora più brillante”.

4. I cibi surgelati sono un vero alleato contro lo spreco di cibo e amici dell’ambiente

Un elemento distintivo degli alimenti surgelati, particolarmente apprezzato in questo periodo, è l’essere alleati contro lo spreco (la Sheffield Hallam University stima che il consumo domestico di surgelati possa contribuire a ridurre gli sprechi alimentari del 47%). “I surgelati hanno una lunga durata di conservazione che permette di consumarli prima che si deteriorino. E ci permettono di utilizzare solo il quantitativo di cui abbiamo bisogno, riponendo in freezer quello che resta. Infine, parliamo di prodotti che richiedono meno acqua ed energia per il loro utilizzo: non è necessario lavare i prodotti e serve meno energia per cuocerli”.

5. A casa non si può “surgelare”

Si può invece congelare un prodotto precedentemente scongelato, ma solo dopo essere stato cotto. La surgelazione è una tecnica prettamente industriale: a livello domestico è possibile solo congelare. Le qualità organolettiche e nutrizionali di un cibo congelato però sono inferiori rispetto a quelle del surgelato, che invece conserva a pieno le caratteristiche originali, la struttura e il sapore del prodotto fresco”. 9 Italiani su 10, secondo una indagine Doxa/IIAS condotta su un campione di 1000 italiani, sembrano non sapere che un prodotto scongelato, dopo essere cotto, può essere congelato. È possibile ricongelare un prodotto scongelato a patto che il cibo venga prima cotto e successivamente raffreddato rapidamente, prima di essere riposto di nuovo in freezer.”

6. “Congelato” e “surgelato” non sono la stessa cosa

 “I cibi congelati sono cibi portati a temperature comprese tra i -7°C e i -12°C, che per il pesce e la carne arrivano a -18°C, e conservati tra i -10°C e i -30°C. Al momento dello scongelamento, questi prodotti sono soggetti a una parziale perdita dei valori nutritivi e organolettici. I prodotti surgelati, invece, subiscono un congelamento ultrarapido ed efficiente, in cui i cibi raggiungono in brevissimo tempo i -18°C. Proprio la rapidità di raffreddamento determina la formazione di micro-cristalli di acqua che non danneggiano la struttura biologica degli alimenti, lasciando nel prodotto pressoché intatte le proprietà nutrizionali”.

7. Scongelare un prodotto surgelato a temperatura ambiente è sconsigliato

Sempre secondo l’indagine Doxa/IIAS, il 45,5% del campione intervistato non sa che scongelare un prodotto surgelato a temperatura ambiente è sconsigliato. “Il modo migliore per scongelare un prodotto ‘sotto zero’  è direttamente in pentola o qualche ora in frigorifero, oppure se si ha fretta imbustato sotto l’acqua corrente. E’ sconsigliato, invece, lo scongelamento con acqua calda e quello a temperatura ambiente, per evitare lunghe soste del prodotto surgelato a una temperatura non controllata”.

8. È nell’interesse di tutti gli operatori garantire qualità del prodotto e Catena del Freddo

“Grazie al corretto mantenimento della catena del freddo, le proprietà nutrizionali, soprattutto di alcune tipologie di prodotti surgelati, come i vegetali e l’ittico sono paragonabili a quelle del prodotto fresco equivalente. Lo scopo della Catena del Freddo è quello di conservare al meglio il prodotto, garantendone l’integrità, gli standard igienici e la sicurezza alimentare. Per quanto riguarda i surgelati, la temperatura massima consentita è di -18°. La Catena del Freddo è composta da una serie di procedure, regole e tecniche che servono a preservare e garantire la massima qualità del prodotto, dalla produzione al trasporto, fino alla vendita, alle quali produttori, trasportatori e distributori devono attenersi.”

FONTE: Ufficio stampa IIAS - Istituto Italiano Alimenti Surgelati

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