Conoscere gli insetti commestibili
Anche in Italia dal 1° gennaio 2018 si potranno vendere e mangiare gli insetti. Anche se in molte parti del mondo gli insetti sono un cibo del tutto “normale”, per noi europei sono stati fino ad ora qualcosa di “schifoso”, da debellare e mai ci saremmo aspettati che un giorno avrebbero fatto parte della nostra dieta e che sarebbero stati un’alternativa alle proteine della carne. Non basterà sapere che tale consumo farà bene al pianeta e soprattutto all’inizio della commercializzazione sarà normale avere qualche incertezza e un po’ di innocente ignoranza nel consumarli e soprattutto nei criteri della scelta al momento dell’acquisto. Cerchiamo quindi di rispondere a quelle che sono ad oggi le domande che sicuramente molti di noi italiani si pongono su questa “novità” alimentare.
Li hai già assaggiati? Se vuoi puoi condividere la tua esperienza lasciando un commento in fondo pagina.
FAQ sugli insetti commestibili
Cosa si intende per insetti?
Gli “insetti” o “entomi” sono una classe di esseri viventi appartenenti al grande phylum degli Arthropoda. Questa classe rappresenta il più grande tra i raggruppamenti di animali sulla Terra, ben un milione di specie, pari ai cinque sesti dell’intero regno animale.
Ma che sapore hanno gli insetti?
Superati i pregiudizi e il ribrezzo dovuti al blocco culturale, ci chiediamo: ma sono buoni? che sapore hanno?
La consistenza dipende ovviamente molto dal modo in cui sono cucinati, mentre, come tutti i cibi, anche gli insetti hanno sapori e gusto diversi tra loro. Grilli e locuste sono quelli mangiati più comunemente insieme alle camole. Ognuno potrà associare il loro sapore agli alimenti che siamo più abituati a mangiare ma tendenzialmente si può dire per esempio che le formiche sono dolciastre tipo le noccioline, alcune larve di falena sono piccantine, le cimici sanno un po’ di mela, altri tendono all’amaro.
Perché mangiare insetti? Fanno bene?
Gli oltre 1900 tipi di insetti commestibili esistenti sono molto completi dal punto di vista nutrizionale. Spesso poveri o del tutto privi di grassi forniscono non solo proteine animali facilmente assimilabili dall’organismo e molto nutrienti, ma anche fibre, colesterolo buono, vitamine e sali minerali.
Dove si mangiano gli insetti nel mondo?
Sono una minoranza le zone del mondo dove non ci si ciba di insetti e tutte concentrate nel mondo cosiddetto sviluppato.
In Asia, Africa, America Latina, Oceania mangiare insetti fa parte dell’alimentazione quotidiana tradizionale tanto che ogni giorno vengono consumate circa 2000 specie di insetti.
Perché giovano alla salute del pianeta?
Per sfamare i 9 miliardi di persone che abiteranno il pianeta nel 2050 pare sarà utile integrare o parzialmente sostituire l’allevamento di carne animale tradizionale con gli insetti. Infatti allevare insetti per l’alimentazione richiede molto meno terra e meno mangime rispetto agli allevamenti comuni di mucche, pecore e maiali, oltre a limitare drasticamente le emissioni di gas serra prodotte dagli animali d’allevamento.
Cibo primordiale
Prima ancora che i primi ominidi facessero uso degli utensili mangiare insetti risultava spontaneo, facile e veloce, come si evince dalle analisi paleontologiche. Nelle successive ere l’essere umano ha continuato comunque a nutrirsi anche di insetti fino ad affinare tecniche culinarie più raffinate e più in linea con l’alimentazione moderna tanto che oggi si possono gustare spiedini di grilli, cavallette alle erbe, lecca lecca alle formiche, cioccolato alle termiti, blatte in salsa e tante altre pietanze a base di insetti.
Soprattutto le popolazioni che ancora oggi vivono a contatto con la natura come quelle amazzoniche hanno alla base della propria alimentazione proprio gli insetti come tarantole da arrostire o le formiche facilmente reperibili nei tronchi cavi.
Quali insetti si mangiano?
Tra le 1900 specie di insetti più diffusi per l’alimentazione vi sono ragni, larve varie, grilli, cavallette, vespe, cimici, cicale, formiche, termiti, bruchi e vermi, scorpioni, lumache e millepiedi.
Dove compro gli insetti commestibili?
Al momento (novembre 2017) si possono acquistare da alcuni siti online alcuni snacks a base di insetti. Staremo a vedere da Gennaio ’18 quale strada prenderà il commercio di questo cibo “novità”. Sarà sicuramente possibile trovare oltre agli insetti interi da cucinare a piacere e i vari snacks anche farine e prodotti derivati dal mondo degli insetti commestibili.
ATTENZIONE alle etichette! Soprattutto in questa prima fase di commercializzazione è bene consumare prodotti con insetti allevati in Europa.
Vuoi assaggiarli?
Prova ► Insetti commestibili Snak
I primi chef che ad oggi cucinano insetti
I fratelli Antonio e Giuseppe Bozzaotra
Veri e propri pionieri del settore, Antonio e Giuseppe Bozzaotra, a Monselice (PD) hanno fondato l’azienda «Insetti commestibili». Formalmente gelsicoltori, cioè allevatori di bachi da seta, sul loro sito di commercio online si può trovare di tutto, dalle barrette alla farina di grilli, vodka e grappa allo scorpione, buste di insetti di ogni tipo e tanto altro ancora, tutto a base ovviamente di insetti. Li abbiamo potuti conoscere con le loro innovative ricette a base di insetti in salotti televisivi “pop” come quello di Barbara D’Urso.
Chef Matteo Girardi
Mateo Girardi a Tú sí que vales nel 2017
Matteo Girardi è un’altro giovane chef-pioniere di questo settore. Il grande pubblico televisivo l’ha conosciuto in una puntata di Tú sí que vales 2017, dove ha preparato alcuni piatti gourmet a base di insetti per la giuria. Gerry Scotti, Rudy Zerbi, Teo Mammuccari e Mara Venier hanno avuto il privilegio di fare questo assaggio inusuale e non senza evidenti pregiudizi.
Conviene allevare insetti?
Per intraprendere questo nuovo business in evoluzione è necessario avere buone competenze in materia, fare investimenti ancora abbastanza gravosi e tanta ricerca. Ci saranno autorizzazioni da richiedere nonchè molto studio e analisi del prodotto.
Grazie a questo nuovo mercato verranno creati nuovi posti di lavoro e le piccole realtà locali, si spera, vadano ad allargarsi su scala industriale. Il pro dell’allevamento di insetti rispetto agli allevamenti tradizionali richiede meno terra e meno cibo oltre ad emettere molto meno gas serra riducendo così l’inquinamento globale.
Più avanti saremo in grado di fornire dati più precisi e tecnici per chi volesse investire tempo e denaro in questo nuovo commercio.