I modelli di business
Per quanto concerne la strategia di vendita dei prodotti agroalimentari sul web, possono essere individuati quattro modelli di business, che dipendono principalmente dalla tipologia di prodotto che viene venduto:
- Prodotto autonomo: si tratta di prodotti che permettono di soddisfare un bisogno del cliente, attraverso un brand dalla forte identità. In genere, il prodotto autonomo viene commercializzato attraverso la vendita diretta.
- Prodotti della spesa: utilizza il sistema di vendita della GDO (grande distribuzione organizzata) per fornire i prodotti alimentari, sfruttando il partner per servizi di assortimento, gestione degli ordini e logistica. In questo caso, la vendita online ricopre un ruolo di marginalità nella strategia di commercio del brand.
- Paniere proprietario: In questo caso, una singola azienda distribuisce sul proprio e-commerce diversi prodotti per ampliare la gamma. In genere, in questo modello di business, vengono proposte confezioni o versioni differenti rispetto a quelle che si trovano nei negozi fisici.
- Paniere in partnership: con questo tipo di business, i produttori creano un’unica presenza sul web avvalendosi di una partnership con un’altra azienda. Si tratta della soluzione scelta in gran parte da aziende che vendono prodotti che richiedono una consegna veloce, ad esempio i freschi.
Come trasferire la propria attività sul web
Se si ha un’attività nel settore agroalimentare e si vuole avviare, nel contempo, la vendita sul web dei propri prodotti è necessario focalizzarsi su alcuni punti chiave principali. In primo luogo, è necessario trovare la giusta piattaforma online su cui basare la propria attività commerciale online: alcuni provider, come la soluzione e-commerce di IONOS, offrono la ad esempio la possibilità di collegare il proprio negozio online a marketplace (Amazon, Google Shopping, etc.) e profili social (Instagram, Facebook, etc.).
In secondo luogo, bisogna trovare i clienti ai quali riferirsi. Occorre focalizzare la propria idea di business sul target di consumatori che può essere maggiormente interessato alla proposta. Ad esempio, gli Italiani che vivono all’estero e potrebbero essere interessati a riscoprire i sapori di casa. In questo caso, i prodotti devono essere pensati per fare lunghi viaggi, e devono essere offerti a un prezzo contenuto. In genere, infatti, si tratta di prodotti di largo consumo che vengono acquistati in grossi quantitativi. Stessa cosa per chi, per comodità, fa la spesa online. La situazione cambia se si propongono prodotti più ricercati, per appassionati e per coloro che cercano un regalo speciale: in questo caso, bisogna comunicare anche attraverso il sito web la tipicità dei prodotti, la particolarità e le differenze con gli articoli che si trovano generalmente nei supermercati. Un elemento importante in questo senso è trasmettere ai consumatori l’esperienza del vero Made in Italy. Infatti, alcune persone sono ancora scoraggiate dall’acquisto di cibo mediante il web poiché non può assaggiarlo, odorarlo, controllarlo con mano. Pertanto, combattere il fenomeno dell’italian sounding è fondamentale per i venditori, ripercorrendo la filiera di produzione e rassicurando i consumatori circa la qualità dei propri prodotti.
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