Zucchina Spinosa (sechio)

Il Chayote affonda le sue radici nelle terre fertili del Messico centrale e del Guatemala. Per gli Aztechi, il chayotli era una colonna portante dell’alimentazione, apprezzato per la sua capacità di conservarsi a lungo dopo la raccolta, fungendo da riserva alimentare durante i periodi di siccità.
Arrivò in Europa dopo la conquista spagnola, ma fu solo nel XVIII e XIX secolo che trovò una vera “seconda patria” nel bacino del Mediterraneo. In Italia, si è integrato così profondamente nella cultura contadina del Sud da essere oggi considerato, in molte zone della Sicilia e della Calabria, un ingrediente tradizionale a tutti gli effetti, spesso scambiato tra vicini come simbolo di abbondanza.
Botanica e Coltivazione: Una Forza della Natura
Il Chayote è un’eccezione nel mondo delle cucurbitacee per diversi motivi tecnici:
- Il Fenomeno della Viviparità: A differenza di zucche e cetrioli, il seme del Chayote è inseparabile dal frutto. Se lasciato in ambiente umido, il seme germoglia mentre è ancora all’interno della polpa, traendo nutrimento dal frutto stesso per dare vita alla nuova pianta.
- Sviluppo Verticale: È una pianta rampicante perenne con una crescita esplosiva. Può produrre tralci lunghi oltre 15 metri in una sola stagione. Per questo motivo, richiede strutture di sostegno molto solide (pergolati in legno o metallo).
- Resa Incredibile: Una pianta adulta, in condizioni ottimali di sole e acqua, può produrre tra i 70 e i 100 kg di frutti all’anno.
- Resistenza: Sebbene la parte aerea tema il gelo intenso, la radice tuberosa è in grado di sopravvivere sotto terra se ben pacciata, rigermogliando con vigore ogni primavera.
Profilo Nutrizionale e Chimico
Il Chayote è un alimento “funzionale”, amato per la sua densità di micronutrienti a fronte di un apporto calorico irrisorio.
| Nutriente (per 100g) | Valore medio | Beneficio principale |
| Calorie | 19 kcal | Ideale per regimi ipocalorici. |
| Acqua | ~94% | Altamente idratante e drenante. |
| Vitamina C | 7.7 mg | Antiossidante e supporto immunitario. |
| Potassio | 125 mg | Regolazione della pressione arteriosa. |
| Folati (Vit. B9) | 93 µg | Essenziali per la sintesi del DNA e in gravidanza. |
Segreti Gastronomici e Preparazione
Il Chayote è un vero camaleonte culinario. La sua polpa è soda, non fibrosa, e ha la rara capacità di assorbire i sapori degli ingredienti circostanti senza sfaldarsi.
La Sfida della Sbucciatura
La buccia contiene una linfa lattiginosa (un polimero naturale) che può creare una sensazione di “pelle tirata” o intorpidimento temporaneo alle mani.
- Tecnica Professionale: Sbucciatelo sotto un filo d’acqua corrente o spennellate le mani con un po’ d’olio prima di iniziare. L’acqua emulsiona la resina impedendole di attaccarsi alla pelle.
Tecniche di Cottura Avanzate
- Sautè al salto: Tagliato a cubetti piccoli e saltato in padella con aglio, peperoncino e zenzero per mantenere la sua croccantezza “al dente”.
- Tecnica della Tempura: Le fette di Chayote sono perfette per la frittura perché l’alto contenuto d’acqua crea un vapore interno che cuoce la polpa rendendola cremosa, mentre la pastella esterna diventa croccantissima.
- In Agrodolce: Grazie alla sua struttura, tiene benissimo la marinatura in aceto e zucchero, diventando una conserva eccellente.
Curiosità: Non solo il frutto
In Messico e in alcune parti d’Asia, della pianta non si butta nulla:
- Le Radici: Conosciute come ichintal, vengono cucinate come patate (hanno un sapore simile ma più dolce).
- I Germogli: Chiamati puntas, sono considerati una prelibatezza simile agli asparagi selvatici.
- Le Foglie: Vengono essiccate per preparare tisane dalle proprietà ipotensive.






