Ci facciamo un pokè?

Hai presente quell’insalatona colorata e super Instagrammabile che spopola nei locali trendy di Milano o Roma? Sì, parliamo proprio del pokè), il piatto hawaiano a base di pesce crudo che è diventato un must soprattutto in estate. Fresco, leggero, personalizzabile e perfetto anche per chi cerca un pasto completo ma veloce da preparare.
Il termine “pokè” in hawaiano significa “tagliare a pezzetti”, proprio come facevano i pescatori locali con gli scarti di tonno o polpo, poi conditi con salsa di soia, alghe, cipolla e olio di sesamo. Da piatto povero a tendenza globale, oggi il pokè si è evoluto con l’aggiunta di riso, frutta, verdure, salse e toppings vari, diventando una bowl bella da vedere e buona da mangiare.
E se non hai una pokeria sotto casa? Nessun problema: ecco come preparare un pokè fatto in casa, sicuro, gustoso e personalizzabile.
Ingredienti (per 2 poke bowl)
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20 g di salsa di soia
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20 g di olio di sesamo
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1 peperoncino fresco
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1 cipollotto (solo la parte verde)
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1 cucchiaino di sale delle Hawaii (o sale marino)
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1 cucchiaino di semi di sesamo
Per la base e i toppings:
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Riso per sushi, basmati o integrale, già cotto e freddo
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Edamame, mango, avocado, cetriolo, alghe wakame, cavolo rosso, carote julienne, anacardi tostati
Procedimento
Affetta il peperoncino (privato dei semi) a rondelle sottili e trita finemente la parte verde del cipollotto.
Ricava dal tonno o dal salmone dei cubetti di circa 2 cm. Prima a fette spesse, poi a listarelle e infine a dadini.
In una ciotola unisci i cubetti di pesce, il cipollotto, il peperoncino, i semi di sesamo. Versa la salsa di soia e l’olio di sesamo. Aggiungi il sale.
Copri la ciotola con pellicola e fai marinare in frigorifero per almeno 1–2 ore.
In una ciotola capiente metti la base (riso, quinoa o insalata), aggiungi il pesce marinato e completa con frutta, verdure e toppings a piacere.
Servi subito, con eventuale salsa extra a lato.
Attenzione: pesce crudo e sicurezza alimentare
Se scegli di utilizzare pesce crudo, è fondamentale che sia stato abbattuto, ovvero portato a -20°C per almeno 24 ore (o in congelatore domestico a -18°C per 96 ore). Questo passaggio elimina eventuali parassiti come l’Anisakis. Chiedi sempre conferma al pescivendolo o usa pesce precedentemente abbattuto per il consumo a crudo.