Quali sono i formaggi del Trentino: un viaggio tra sapere e sapore

Un goloso viaggio tra le eccellenze dei formaggi del Trentino

Una regione italiana che delizia tutto il Paese con la sua tradizione eno-gastronomica è proprio il Trentino. Quest’ultimo è caratterizzato da un territorio prevalentemente montano, il clima è rigido e gli inverni freddi e lunghi regalano panorami da sogno. Il settore maggiormente sviluppato insieme al turismo, su cui si basa anche l’economia, è il primario.

Formaggi del Trentino
Viaggio tra i sapori dei formaggi del Trentino

È proprio grazie a questo settore se nella regione si producono alimenti fortemente ricercati in tutto il Paese, e non solo, tra cui i formaggi del Trentino. Infatti, ogni vallata custodisce dei saperi e dei sapori antichi che, attraverso un’attenta e sapiente lavorazione, ancora oggi si trasmettono al palato dei consumatori. Vediamone alcuni insieme.

Affogato di Sabbionara

Questo formaggio ha un nome che richiama il suo processo di lavorazione che vedremo a brevissimo. Innanzitutto, è bene partire dall’inizio, l’Affogato è il risultato di due prodotti legati alla Vallagarina: il formaggio Nostrano assieme all’Enantio, il vino in cui verrà “affogato”.
Infatti, il formaggio viene immerso nel vino, all’incirca per poco meno di tre settimane, e ogni giorno i produttori girano le forme per favorirne l’assorbimento in modo omogeneo, così da restituire un sapore uniforme.
Terminato il processo, la crosta si presenta di una colorazione opaca e violacea mentre la pasta assume una consistenza morbida dal profumo fruttato ed aromatico.
Per quanto riguarda il gusto, andando avanti con la stagionatura, assume dei toni piccanti.

Trentingrana

Un altro formaggio del Trentino che non deve assolutamente mancare all’interno di questo elenco è il Trentingrana che, anticipiamo già, è un prodotto D.O.P (Denominazione di Origine Protetta). Questo formaggio se l’è conquistato grazie ai produttori che hanno rivolto tutta loro attenzione alla qualità della sua produzione casearia, e non solo.
Si presenta come il vero formaggio da latte di montagna e per questo bisogna ringraziare i piccoli e medi allevamenti a gestione familiare che consentono di avere un latte di ottima qualità con cui produrre, in diverse zone della regione, un formaggio che riesce a distinguersi al palato per le sue caratteristiche sia di gusto e aromi ma anche per la sua lavorazione a latte crudo.
È un formaggio speciale per diversi fattori: grazie a chi lo produce che viene mosso costantemente dalla passione e dall’impegno; per la qualità della materia prima quindi con latte di montagna di allevamenti gestiti in modo impeccabile che nutrono le proprie mucche con erba fresca, fieno e mangimi senza OGM; per la sua produzione artigianale degna di nota in cui si aggiungono esclusivamente sale e caglio; per i suoi ritmi lenti: la stagionatura dura per almeno 20 mesi prima di poter essere gustato.
Infine, per il suo sapore che si rende inconfondibile rispetto ad altri: la sua fragranza è speciale, l’aroma e il gusto sono equilibrati e la dolcezza finale lo rendono perfetto per qualsiasi palato.

Vezzena

Il Vezzena rientra a pieno titolo tra i formaggi più “vecchi” della tradizione del Trentino. Viene prodotto da tempo maggiormente sugli Altopiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. La sua produzione e il suo utilizzo affondano le radici in un passato lontano grazie anche alla sua duplice possibilità di utilizzo: sia da tavola sia da grattugia.
Fino ai tempi della Grande Guerra, l’unico formaggio del Trentino utilizzato sia sulle zuppe sia sui canederli come condimento era proprio il Vezzena e, stando ai racconti delle cronache, pare che fosse uno dei formaggi preferiti dall’Imperatore Francesco Giuseppe.
La sua lavorazione parte dal latte crudo parzialmente scremato, si preferisce quello di alcune razze specifiche di mucche, per poi continuare con caglio di bovino. Terminate le prime fasi produttive, il formaggio viene lasciato a maturare superando, in alcuni casi, anche i due anni di stagionatura, soprattutto per quanto riguarda la tipologia di Vezzena Stravecchio.

Fontal di Cavalese

Il Fontal porta con sé un nome curioso, infatti il termine deriva dalla contrazione dei due nomi “Fontina” ed “Emmental”, questo perché presenta la sintesi delle caratteristiche dei due formaggi, ed è entrato in uso all’incirca negli anni ’50.
Le sue caratteristiche degne di nota sono la qualità e la freschezza del latte utilizzato. Si presenta al palato con un sapore con aroma gradevole che termina con una nota dolce, per questo è apprezzato sia dai più grandi sia dai più piccoli.
Inoltre, per tutti coloro che amano la cucina, questo è tra i formaggi perfetti per sperimentare nuove ricette o esperienze culinarie; ad esempio, è bene provarlo per quanto riguarda le gratinature.

redazione Alimentipedia

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