Ditch the salt, abbandona il sale
Obiettivo principale di WASSH è quello sensibilizzare i Governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione multisettoriale in materia, nonché di incoraggiare le aziende alimentari a ridurre il sale nei loro prodotti, considerato che circa tre quarti del sale consumato è già presente in cibi processati e confezionati e in molti Paesi, raggiunge l'80%.
Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ed è stato associato ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali.
WASSH dedica la settimana 2023 al tema “Ditch the salt”, cioè “Abbandona il sale”, per sensibilizzare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti e ricordare a tutti di utilizzare meno sale in cucina e a tavola.
WASSH ricorda, infatti, che con solo un "pizzico" in meno di sale al giorno si potrebbero prevenire oltre 4.000 infarti e ictus ogni anno nel solo Regno Unito.
Quanto sale consumiamo
A livello globale il consumo giornaliero di sale è in media circa il doppio della quantità raccomandata dall’OMS (sono stati stimati 10.78 g/die nel 2019).
In Italia nel periodo 2018-2019 è stato riscontrato, attraverso la raccolta delle urine delle 24 ore in campioni di popolazione di età 35-74 anni residenti in 10 Regioni, un consumo medio giornaliero di sale pari a 9,5 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne, risultando inferiore a 5 grammi al giorno soltanto nel 9% degli uomini e nel 23% delle donne.
Tali valori risultano in miglioramento rispetto a quelli riscontrati nel periodo 2008-2012 (10,8 g negli uomini e 8,3 g nelle donne, con un consumo inferiore a 5 grammi al dì nel 4% degli uomini e nel 15% delle donne), sebbene restino ancora ben al di sopra di quello raccomandato dall’OMS.
Cosa fare
È fondamentale che aziende alimentari, istituzioni e cittadini proseguano l’impegno per la riformulazione dei prodotti alimentari e il minor ricorso all’utilizzo del sale in cucina e a tavola, al fine di conseguire l’obiettivo fissato dall’OMS che prevede una riduzione relativa del 30% del consumo medio di sale/sodio nella popolazione entro il 2025 rispetto a una baseline del 2010.
In particolare si possono affinare le ricette preferite o crearne di nuove, ugualmente saporite grazie a spezie ed erbe aromatiche e si può ridurre il consumo di prodotti alimentari che possono contenere molto sale (salse di soia, ketchup, condimenti per insalata, salumi, sughi pronti, cibi in scatola o precotti, ecc.).
5 azioni concrete, raccomandate anche da WASSH
Per ridurre il consumo di sale a meno di 5 g al giorno:
- usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al tuo cibo
- scolare e risciacquare verdure e legumi e in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca
- controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati
- ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite - consentendo alle papille gustative di adattarsi
- non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.
Fonte: Ministero della Salute
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