La mascherina ci protegge dal Covid, ma provoca irritazioni. Come prenderci cura della nostra pelle

Come prendersi cura della pelle del viso per evitare fastidi cutanei

Il personale sanitario e i medici da sempre sono abituati all'uso della mascherina, ma per noi è stata una "novità" che ormai è diventata parte della nostra quotidianità, ma soprattutto ora, col caldo estivo, le conseguenze sulla pelle del viso si fanno sentire con prurito, eruzioni cutanee e irritazione. È importante quindi seguire alcuni accorgimenti per prevenire questi fastidi.

Uso della mascherina
Mascherina e fastidi cutanei

Igiene delle mani e uso della mascherina oltre al distanziamento fisico sono state le misure che principalmente ci hanno difeso dal contagio di Covid-19 da quando è cominciata la pandemia. E da mesi ci siamo abituati o quasi a indossare la mascherina quando non è possibile mantenere le distanze di sicurezza. Sin dall'inizio, per tutti noi che non lavoriamo nel settore sanitario è stato comunque difficile districarci tra i vari modelli, la difficile reperibilità e il fastidio che provoca nell'uso come difficoltà a respirare, sudarazione e molto spesso irritazione, eruzioni e pruriti cutanei. Nonostante tutto dobbiamo ancora usarla per contenere la diffusione del contagio del Coronavirus. Ma prima di venire ai rimedi per proteggere la nostra pelle dalle conseguenze a livello epidermico, facciamo un ripasso dei vari tipi di mascherina e del loro uso per essere certi che il tipo che stiamo usando sia quello corretto per il nostro stile di vita.

Le 3 principali tipologie di mascherine e per chi sono indicate

  • Maschere filtranti KN95, FFP2 e FFP3 con o senza valvola
    Sono indicate per tutto il personale sanitario che hanecessità di un altissimo livello di protezione e per le persone con patologie importanti soprattutto se over 60.
  • Mascherine chirurgiche
    sono indicate in generale per tutta la popolazione e sono in grado di proteggere gli altri dalle nostre eventuali goccioline di saliva, dette droplet, che potremmo emettere starnutendo, tossendo o semplicemente parlando. È importante ricordarsi che vanno cambiate ogni 4/6 ore di uso.
  • Mascherine in tessuto lavabile
    Vanno bene, come le chirurgiche, per tutte le persone che non ne debbano fare un uso medico-sanitario e data la loro lavabilità le si può usare più a lungo.http://www.unifarcobiomedical.it

Cosa succede alla nostra pelle sotto alla mascherina

Se pur ci siamo quasi abituati a indossarla quando usciamo di casa nonostante il fastidio che ci crea, non si può dire che anche la nostra pelle si sia abituata, infatti in molti casi la pelle del nostro viso può risentire dell’uso di questo dispositivo di protezione.
È stato proprio il personale sanitario per primo ad aver evidenziato queste problematiche che sono dovute principalmente alla pressione esercitata dalla mascherina sul viso dovuto all'uso prolungato con i conseguenti "segni", ecchimosi, che la stessa lascia sul volto.
Le problematiche, tuttavia, non sono legate solo alla pressione esercitata dalla mascherina. Vari studi* condotti già durante la pandemia di SARS del 2003 avevano evidenziato delle reazioni come prurito ed eruzioni cutanee che erano state ricollegate da un lato al microclima caldo-umido che si sviluppa nella zona di viso ricoperta dalla mascherina e dall’altro ad alcuni componenti della mascherina che, nei soggetti predisposti, possono portare alla manifestazione di dermatiti irritative da contatto.
Queste problematiche si stanno ora verificando non solo ne i sanitari o nelle persone che già soffrivano di condizioni dermatologiche ma anche da persone che non avevano mai sofferto prima di prurito e malessere cutaneo nella zona naso-bocca-guance-mento conseguenti alla condizione semiocclusiva provocata dalla mascherina.

Come prevenire ed alleviare i problemi cutanei

Soprattutto in questo periodo, che speriamo finisca presto, è importante adottare alcuni accorgimenti utili a prevenire e ad alleviare sensazioni di malessere della pelle. Una buona prassi consiste nel:

  1. detergere la parte interessata del viso nel modo più delicato possibile
  2. applicare ogni giorno prodotti emollienti, a base di lipidi epidermici, in grado di riparare la barriera cutanea
  3. in caso di arrossamenti usare prodotti lenitivi e adsorbenti a base di ossido di zinco oppure ricorrere a gel alla Aloe vera, come quelli per esempio che si usano per l'arrossamento da rasatura o creme alla calendula che ha un forte potere lenitivo e decongestionante.

È importante porre attenzione all'eventuale comparsa di manifestazioni cutanee in zone diverse da mani e volto in quanto potrebbero dipendere dal riacutizzarsi di problematiche dermatologiche pregresse dovute ad un eccesso di stress, ma potrebbero anche indicare la presenza di infezione virale.Tra le tante segnalazioni presenti nella letteratura clinica di questi mesi di pandemia, infatti, sono emerse anche manifestazioni simili ai geloni agli arti e lesioni vescicolari, apparentemente non correlate ad altre cause, per lo più in pazienti asintomatici.

Per qualsiasi ulteriore dubbio è fondamentale segnalare il problema al proprio medico o ad un dermatologo.

Fonti: unifarcobiomedical.it e altre

* C.I. Foo et al. Adverse skin reactions to personal protective equipment against severe acute respiratory syndrome – a descriptive study in Singapore.

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