Anacardi

Gli anacardi sono i semi oleosi dell’Anacardium occidentale, una pianta originaria del Brasile che oggi viene coltivata soprattutto in India, Vietnam e Africa. A differenza di altri frutti a guscio, crescono in maniera piuttosto curiosa: sono infatti attaccati alla parte inferiore della “mela d’anacardio”, un frutto carnoso e succoso che raramente arriva sulle nostre tavole perché deperisce molto velocemente.
Con la loro forma a mezzaluna e il gusto dolce e burroso, gli anacardi sono diventati amatissimi in tutto il mondo: ottimi come snack, perfetti in cucina e ideali come ingrediente di ricette vegetali grazie alla loro consistenza cremosa.
Origini e diffusione
La storia degli anacardi inizia in Brasile, dove le popolazioni indigene li consumavano già secoli fa. I portoghesi furono i primi a esportarli nel XVI secolo, portandoli in India e in Africa orientale. Oggi i principali produttori sono Vietnam e India, ma rimangono molto diffusi anche in Sud America.
Nel nostro paese gli anacardi non hanno una coltivazione autoctona, ma sono largamente importati e fanno parte di snack misti, dolci, ricette etniche e preparazioni vegetali.
Stagionalità
Gli anacardi si raccolgono tra febbraio e maggio nelle zone tropicali, ma grazie ai processi di lavorazione e conservazione li troviamo disponibili tutto l’anno, confezionati al naturale, tostati o salati.
Varietà e forme in commercio
Non esistono vere e proprie varietà di anacardi, ma diverse modalità di lavorazione:
- Anacardi naturali: senza sale né zuccheri, ideali per ricette dolci e salate.
- Anacardi tostati e salati: ottimi come snack, con sapore più intenso e croccante.
- Burro di anacardi: una crema vegetale simile al burro d’arachidi, molto amata in cucina vegana.
- Latte di anacardi: bevanda vegetale dal gusto morbido e delicato.
Come cucinarli
Gli anacardi sono estremamente versatili. Possono essere gustati come snack o impiegati in ricette etniche come curry indiani e wok asiatici. Frullati diventano una base cremosa per salse e formaggi vegetali, mentre tritati aggiungono croccantezza a insalate e muesli.
Nei dolci sostituiscono panna e formaggi in cheesecake e mousse vegane, mentre in versione salata si usano per pesto, creme spalmabili o come addensante naturale nelle vellutate.
Prova questi gnocchi con crema di anacardi e tartufo.
Come conservarli
Gli anacardi, come tutta la frutta secca, vanno conservati in luogo fresco e asciutto, al riparo da luce e calore. È preferibile tenerli in barattoli ermetici o in frigorifero, soprattutto d’estate, per evitare che irrancidiscano.
Benefici nutrizionali
Gli anacardi sono un alimento energetico e nutriente. Contengono:
- Grassi buoni (in particolare monoinsaturi e polinsaturi), utili alla salute del cuore.
- Proteine vegetali: meno rispetto a mandorle e arachidi, ma comunque preziose in una dieta bilanciata.
- Magnesio, rame, fosforo e zinco, minerali che supportano ossa, muscoli e sistema immunitario.
- Vitamine del gruppo B, importanti per energia e metabolismo.
Dal punto di vista calorico, 100 g di anacardi apportano circa 550 kcal, rendendoli uno snack ricco ma da consumare con moderazione.
Cosa abbinare agli anacardi
Il loro gusto naturalmente dolce li rende perfetti in abbinamento a curry speziati, verdure al wok, carni bianche e piatti a base di riso o cous cous. In ambito vegetale, si sposano bene con legumi e cereali integrali, compensando la mancanza di alcuni aminoacidi essenziali e fornendo così proteine più complete.