Classificazione dei vini
Per la vendita del vino si distinguono tre classi principali che sono anche riportate sull’etichetta: vini a denominazione d’origine controllata e garantita (D.O.C.G.); vini a denominazione d’origine controllata (D.O.C.); vini ad indicazione geografica tipica (I.G.T.) e vini da tavola.
Oggi nell’Unione Europea produzione e classificazione dei vini sono disciplinate da appositi regolamenti comunitari e da relative norme nazionali applicative, secondo cui i vini vengono classificati in due categorie fondamentali: VINI da TAVOLA Prodotti nella Comunità Europea vendemmiando uve autorizzate e non sottoposti a una particolare disciplina di produzione; VINI di QUALITÀ Prodotti in Regioni Determinate (VQPRD) nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione nel quale sono definiti i tipi di uva, la zona di produzione, il grado alcolico, l’invecchiamento ed altri parametri.
Di seguito sono riportate le spiegazioni sulle classificazioni utilizzate in italia e che troviamo sull’etichetta del vino.
DOCG
Denominazione di origine controllata e garantita è stata istituita nel 1984 e viene concessa a vini già riconosciuti DOC da almeno 5 anni rispetto ai quali hanno dei disciplinari di produzione specifici e più restrittivi. Devono possedere un particolare pregio e rinomanza nazionale ed internazionale, inoltre subiscono un controllo amministrativo, analitico ed organolettico prima della messa in vendita.
DOC
Denominazione di origine controllata è stata istituita nel 1963 e viene concessa a prodotti di qualità con una precisa origine territoriale, sia ampia (ad esempio Piemonte) sia ristretta (ad esempio Langhe). Possiedono un disciplinare di produzione che regolamenta tutte le fasi produttive dall’uva al vino, inoltre subiscono un controllo amministrativo e analitico a volte organolettico, prima della messa in vendita.
IGT
Indicazione di origine geografica tipica è stata istituita nel 1992 e viene concessa a vini identificati da un nome geografico tipico che comprende un’area generalmente ampia (Salento, Delle Venezie, Colli della Toscana Centrale). Rispetto ai DOC possiedono un disciplinare di produzione meno restrittivo e subiscono un controllo amministrativo e analitico prima della messa in vendita.
Vino da tavola
I Vini da Tavola sono i meno pregiati e, in base ai dettami della nuova legge del 1992, non possono riportare in etichetta l’annata, il vitigno e la zona di provenienza, ma soltanto il colore (bianco, rosato e rosso) e la tipologia di appartenenza (frizzante, spumante,ecc…) Non hanno disciplinari di produzione e subiscono controlli amministrativi e analitici prima della messa in vendita. Tratto da “De Gustando” Corso di Degustazione curato da Enotime, un’organizzazione di enologi che si propone di diffondere la cultura e la conoscenza del vino e degli alimenti di qualità.
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