La notizia è stata riportata da Coldiretti in occasione della nascita del primo Consorzio per la tutela e la promozione della birra artigianale italiana con l’entrata in vigore lunedì 1 luglio del Decreto inserito nella Legge di Bilancio 2019 e che prevede il 40% appunto di riduzione delle accise per chi produce fino a 10.000 ettolitri all'anno di birra artigianale.
“Il taglio del 40% delle accise ottenuto dopo una forte azione della Coldiretti deve adesso restare all’interno di un sistema fiscale coerente per scongiurare un aumento dell’Iva che rischia di riguardare la birra con un aliquota al 22% e anche altri prodotti alla base della dieta degli italiani come vino, carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero”, si legge sul sito di Coldiretti.
Il crescente successo della birra in Italia
Coldiretti ha anche evidenziato che il consumo di questa bevanda in Italia è in crescita e che si sta assitendo ad un moltiplicarsi di birrifici artgianali, 862, che arrivano a produrre oltre 55 milioni di lt a livello nazionale.
Questo settore, negli ultimi 10 anni, è cresciuto bensì del 330% grazie a piccole nuove imprese create da giovani imprenditori che producendo birre artigianali dalle lager classiche a quelle speciali hanno creato 3000 posti di lavoro.
È la Lombardia a vantare il numero maggiore di birrifici artigianali seguita da Piemonte, Veneto e Toscana e dalla Campania per quanto riguarda il Sud Italia. I giovani sotto i 35 anni sono i più attivi in fatto di produzione artigianale di birra.
E grazie a questa passione crescente per la birra e al fatto che gli italiani stanno imparando ad abbinarla non solo con la pizza, è nata una nuova figura professionale: il "sommelier della birra" che conosce ogni sfumatura di profumo e gusto proprio come per il vino.
Il 77% degli italiani che bevono birra, spiega la Coldiretti, è favorevole a sperimentare nuovi ingredienti e sapori secondo una ricerca Doxa.
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