Mostarda all'uso toscano

Ricetta n° 788 tratta da: "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" di Pellegrino Artusi

«Uva dolce 1/3 nera e 2/3 bianca, oppure tutta bianca, come io la preferisco, chilogrammi 2. L'uva ammostatela come fareste pel vino, e dopo un giorno o due, quando avrà alzato, spremetene il mosto. Mele rose o reinettes, chilogrammi 1. Due pere grosse. Vino bianco, meglio vin santo, grammi 240. Cedro candito, grammi 120. Senapa bianca in polvere, grammi 40. Le mele e le pere sbucciatele e tagliatele a fette sottili, poi mettetele al fuoco col detto vino e quando l'avranno tirato tutto versate il mosto. Rimestate spesso e quando il composto sarà condensato alquanto più della conserva di frutta lasciatelo freddare ed aggiungete la senapa, sciolta prima con un poco di vino ben caldo, e il candito in minuti pezzetti. Conservatela in vasetti con sopra un sottil velo di cannella in polvere. La senapa, per uso di tavola, eccita l'appetito e favorisce la digestione»
 

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