Pesche ripiene

Le pesche ripiene sono un dolce della tradizione piemontese che profuma d’estate, di frutta matura e di ricordi. È una ricetta antica, contadina, nata per non sprecare il pane secco e per valorizzare il frutto più succoso dell’estate: la pesca. Ma non una qualsiasi. Quelle perfette per questa preparazione sono le pesche a polpa gialla, mature ma sode, idealmente della varietà “gialla di Volpedo” o “percoca”, con buccia vellutata e un profumo intenso.
La dolcezza naturale della pesca si unisce al ripieno morbido e aromatico fatto con amaretti, cacao, zucchero e talvolta un goccio di liquore. In alcune versioni, le più rustiche, si aggiunge pane raffermo o biscotti secchi sbriciolati. La cottura in forno trasforma il frutto: la polpa si ammorbidisce, si caramella in superficie e diventa la culla perfetta per il cuore morbido e profumato del ripieno.
Un dessert semplice, economico, ma ricco di sapore e fascino. Ottimo da servire tiepido, magari con una pallina di gelato alla crema o una cucchiaiata di panna montata, le pesche ripiene sono il modo perfetto per chiudere una cena estiva in giardino o per accompagnare un tè freddo nelle ore più calde del pomeriggio.
Ingredienti per 4 persone
- 4 pesche gialle mature ma sode
- 80 g di amaretti
- 1 cucchiaio di cacao amaro
- 2 cucchiai di zucchero semolato
- 1 tuorlo d’uovo
- 1 cucchiaio di rum o marsala (facoltativo)
- 1 noce di burro più qualche fiocchetto per la cottura
- Zucchero a velo per decorare (facoltativo)
Procedimento
Inizia scegliendo frutti profumati, maturi ma non sfatti: la loro polpa dovrà reggere la cottura e accogliere il ripieno.
Lava con cura le pesche sotto l’acqua fresca, asciugale e tagliale a metà, mantenendo la buccia. Il nocciolo va rimosso con attenzione, cercando di non rompere la polpa intorno. Con un cucchiaino si può scavare leggermente l’interno, ricavando un po’ di polpa che servirà per il ripieno. Non bisogna esagerare: la pesca deve restare “in piedi” da sola, con una cavità pronta ad accogliere la farcia.
La polpa estratta si trita finemente a coltello e si raccoglie in una ciotola. A questa si aggiungono gli amaretti sbriciolati (con le mani o nel mixer, ma grossolanamente, perché conservino un po’ di consistenza), il cacao amaro, lo zucchero, il tuorlo d’uovo e il liquore, se si sceglie di usarlo. Il risultato sarà un impasto scuro, umido e profumatissimo. Per un tocco più morbido, puoi aggiungere anche un cucchiaino di burro morbido o una briciola di pane grattugiato.
A questo punto si riempiono le mezze pesche con il composto. Ogni cavità va colmata con generosità, formando una piccola cupola sopra il bordo del frutto. È importante premere leggermente il ripieno, così da farlo aderire bene alla polpa.
Le mezze pesche farcite si sistemano in una pirofila imburrata, una accanto all’altra, in modo che durante la cottura non si muovano. Su ogni cupola si appoggia un piccolo fiocchetto di burro, che aiuterà a dorare la superficie e a regalare un profumo irresistibile.
Il forno deve essere preriscaldato a 180°C. Le pesche cuociono per circa 30-35 minuti, finché la superficie non è leggermente croccante e caramellata, e la polpa del frutto tenera ma non sfatta. Durante la cottura, il fondo della pirofila si arricchisce di uno sciroppo naturale fatto di succhi di frutta e burro fuso: un piccolo tesoro da raccogliere con un cucchiaio.
Una volta sfornate, si lasciano intiepidire. Sono ottime servite tiepide, ma anche fredde. Un velo di zucchero a velo può completare il piatto con un tocco di eleganza, oppure una quenelle di gelato alla vaniglia renderà il dolce ancora più goloso.