Carni
Definizione di "carne"
Molto demonizzata al giorno d'oggi, la carne è uno degli alimenti alla base dell'alimentazione umana. Sicuramente non è corretto esagerare soprattutto in presenza di patologie. Un consumo ponderato è salutare sia per i giovani che per i "non più giovani". Si potrebbe semplificare dicendo che 500 gr di carne alla settimana, tra bianca e rossa, possono essere un giusto quantitativo. Il valore nutritivo della carne è dovuto essenzialmente all'elevato contenuto di proteine. Il valore calorico è legato alla percentuale di grassi e la digeribilità varia secondo il contenuto di grassi e di tessuto connettivo.
Con il termine generico "carne" si intendono comunemente le parti commestibili degli animali come i muscoli striati e gli organi interni, interiora o frattaglie.
Carne bianca, rossa e nera
Le carni sono suddivise in base al colore che assumono dopo la macellazione in: carni bianche (pollame), carni rosse (carne bovina, vitello, vitellone, manzo, bue e vacche, carne equina di cavallo o puledro, carne di ovini, suini e caprini e carni nere (selvaggina).
I tagli
I tagli della carne sono gli specifici pezzi che si ottengono dalla macellazione dell'animale. In Italia lo stesso taglio cambia spesso nome da regione a regione e può capitare che ordinando un taglio conosciuto al nord, già al centro Italia il macellaio non lo conosca con lo stesso nome. Per questo abbiamo creato utilissime guide per riconsocere i tipi di carne, i nomi con cui sono noti in Italia, le loro caratteristiche e i modi più adatti per cucinarli.
Ultimi commenti