Aglione toscano

Aglione toscano

L’aglione è un bulbo antico e prezioso, originario della Valdichiana (Toscana e Umbria), spesso chiamato anche “aglio dei nonni”. Si distingue dal comune aglio non solo per le dimensioni – i bulbi possono arrivare a pesare anche mezzo chilo – ma soprattutto per il suo sapore delicato e per una caratteristica che lo rende unico: non contiene allicina, la sostanza responsabile dell’odore e del gusto pungente dell’aglio comune.

Per questo motivo, l’aglione è conosciuto anche come “l’aglio che non puzza”: non lascia alito pesante, è più digeribile e può essere consumato senza timore anche da chi normalmente evita l’aglio tradizionale.

Origini e tradizione

Coltivato fin dall’epoca etrusca e romana, l’aglione è diventato un simbolo della cucina contadina della Valdichiana. Dopo un periodo di declino, rischiava di scomparire, ma negli ultimi anni è stato riscoperto e valorizzato grazie a progetti di tutela e a consorzi di produttori locali.

Il suo utilizzo più celebre è nella ricetta tipica dei “Pici all’aglione, un piatto povero della tradizione toscana che oggi è diventato un presidio identitario della gastronomia locale.

Aspetto e caratteristiche

Il bulbo dell’aglione è molto grande e può contenere da 4 a 6 spicchi enormi, dalla buccia bianco-crema. La polpa è soda e profumata, con un gusto dolce, aromatico e mai invadente.

A differenza dell’aglio comune, non provoca acidità né disturbi digestivi. Questo lo rende adatto a chi ama il sapore dell’aglio ma cerca un’alternativa più leggera e delicata.

Stagionalità

L’aglione viene seminato tra ottobre e novembre e raccolto nei mesi estivi, da giugno ad agosto. Se conservato correttamente, può durare a lungo, anche diversi mesi.

Come si cucina l’aglione

L’aglione è molto versatile in cucina: può essere usato crudo, cotto o in crema.
Il suo utilizzo più celebre è nel condimento dei pici all’aglione, dove viene fatto sciogliere in padella con olio extravergine d’oliva e pomodoro, fino a creare una salsa profumata e vellutata.

Si presta bene anche a insaporire zuppe, legumi, carni bianche, pesce e verdure grigliate. Proprio per la sua delicatezza, può essere usato in quantità generose senza timore di coprire gli altri sapori.

Abbinamenti consigliati

L’aglione si abbina perfettamente a:

  • pasta fresca (in particolare i pici e le tagliatelle),
  • legumi come fagioli e ceci,
  • carni bianche e arrosti leggeri,
  • verdure di stagione cucinate al forno o in padella.

Un trucco semplice è usarlo per preparare una crema di aglione da spalmare su crostoni di pane toscano: un antipasto rustico e sorprendente.

Dove si compra

Si trova principalmente in Toscana e Umbria, presso aziende agricole locali, mercati contadini e negozi specializzati in prodotti tipici. Negli ultimi anni è comparso anche online, grazie a produttori che lo spediscono in tutta Italia.

Come conservarlo

Per mantenerlo a lungo, l’aglione va conservato in luogo fresco, asciutto e ben ventilato, meglio se appeso in trecce come da tradizione contadina. Una volta sbucciato, gli spicchi si possono anche congelare già tagliati o conservare sott’olio.

Valori nutrizionali e proprietà

L’aglione, come l’aglio comune, è ricco di vitamine (C, B1, B2, PP), sali minerali (potassio, ferro, magnesio) e sostanze benefiche per l’organismo. Non contenendo allicina, è più digeribile e non provoca alito pesante.

Gli vengono attribuite proprietà antiossidanti, antibatteriche e digestive, oltre a un effetto positivo sul sistema cardiovascolare.

Curiosità

È chiamato “Aglione della Valdichiana” e oggi è considerato un prodotto tipico da salvaguardare. Infatti, nel 2020 è nato il Consorzio di Tutela dell’Aglione della Valdichiana, che si occupa di valorizzarne la produzione.

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