Le tisane lassative

Importante prima di tutto è capire la causa della stitichezza

Tisane lassative
Quali tisane lassative scegliere

Prima di prendere una tisana lassativa è meglio cercare di individuare la causa della stitichezza in quanto un disturbo passeggero va trattato diversamente dalla stitichezza cronica.

Le molteplici cause della stitichezza

È fondamentale accertare e trattare le cause di una costipazione intestinale. I lassativi se assunti per brevi periodi non hanno troppe controindicazioni mentre a lungo andare possono persino aggravare il disturbo.

Le più frequenti cause di un intestino pigro sono:

  • scarsa attività fisica,
  • mancato assecondamento dello stimolo,
  • età avanzata,
  • emorroiodi,
  • sindrome dell’intestino irritabile,
  • diverticolite,
  • allergie alimentari,
  • disbiosi, ossia una alterazione della flora batterica,
  • deficit nutrizionale,
  • eccesso di cibi raffinati,
  • mancanza di fibre derivanti da frutta, ortaggi e cereali integrali,
  • tensione addominale dovuta a stress.

Non sempre occorrono i lassativi

In alcuni casi infatti identificando l'origine si riesce a migliorare la mobilità intestinale.
Un valido aiuto nel caso per esempio di stitichezza dovuta a stress può arrivare dal consumo di tisane rilassanti piuttosto che da tisane lassative vere e proprie.
In altri casi ci possono essere difficoltà a liberare l’intestino perché l'organismo è intossicato dopo una cura farmacologica o in seguito a disordini alimentari che contribuiscono a gonfiare l'addome; in questi casi sono consigliate le tisane disintossicanti.

Consigli per le tisane lassative

Se la stitichezza non passa allora in quel caso si può ricorrere a tisane più specifiche.
Si trovano in vendita prodotti già confezionati, in erboristeria o anche nei supermercati, con le erbe lassative miscelate.
In altri casi è meglio rivolgersi ad uno specialista a seconda della gravità del blocco intestinale.
Non esagerare MAI con le dosi e la durata della cura.

Le erbe lassative

Le erbe più classiche amiche dell’intestino da consumare in infusione sono: senna, frangola, malva, camomilla, finocchio, menta, cumino, anice e aloe.

La liquirizia, la radice di tarassaco e di bardana assunte come decotto tre volte al giorno sono efficaci per una lieve costipazione.

Alcune non sono specifiche solo per questo problema ma aiutano nell’eliminazione del gonfiore e attenuano eventuali dolori, come la malva, il finocchio, il cumino e l’anice.

Fare attenzione alle tisane lassative

Mentre per le altre tisane non sempre ci sono particolari controindicazioni per le dosi e il momento del consumo, per quelle lassative occorre prestare attenzione e prenderle nella giusta quantità per evitare spasmi e dolori alla pancia. In genere si consiglia di bere  una tisana lassativa la sera prima di andare a dormire facendo sempre attenzione a non abusarne per evitare di irritare il colon e di abituare il corpo all’assunzione.
In particolare la senna va consumata con cautela perché provoca spasmi che possono essere pericolosi e dolorosi.

Tisane lassative con più erbe

Una tisana piuttosto efficace utilizza come ingrediente principale la frangula, che aiuta ad ammorbidire le feci.
Come preparare: procedere lasciando in infusione per dieci minuti in acqua bollente circa 40 g di corteccia di frangula, 40 g di semi di lino, 10 gr di anice e 10 g di liquirizia, quindi filtrare e bere prima di coricarsi.

Un’alternativa decisamente più potente è la tisana a base di senna.
Come preparare: lasciare in infusione 30 g di senna, 20 g di frangola, 10 g di carciofo, 20 g di anice, 20 g di tarassaco in 200 ml di acqua bollente. Consumare una tazza prima di andare a dormire.

Avvertenze

È preferibile non assumere tisane senza il parere del medico quando si è in gravidanza o durante l’allattamento.
Prestare la massima attenzione nell’uso delle tisane lassative per non abusarne. L’effetto può essere anche grave e provocare gravi irritazioni al colon.

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