Capra alla neretese

Secondo piatto tipico delle feste Pasquali in Abruzzo

Capra alla neretese
Capra alla neretese

Ricetta: Capra alla neretese

Tempo: 
2 ore
Bambini: 
adatto ai bambini
Celiachia: 
non contiene glutine
Difficoltà: 
molto facile

È un delizioso secondo piatto a base di capretto che si prepara durante le festività pasquali in Abruzzo, un piatto tradizionale saporito e molto particolare. La capra alla neretese è una specialità agroalimentare del territorio dei comuni di Nereto, Torano Nuovo, Corropoli, Controguerra, Sant'Omero, Ancarano e Colonnella, tutti in provincia di Teramo. Il piatto, con carni di colore rosso ambrato viene presentato con sugo di pomodoro accompagnato da peperoni rossi fritti. Esiste anche la ricetta del "tacchino alla neretese". Richiede 4 ore compresi i tempi (lunghi) di cottura.

Informazioni operative

Ingredienti per Capra alla neretese

Carne di capra
1.50
kg
fresco
1
kg
rosso di tipo "corni di capra"
1
kg
Olio extra vergine d'oliva
1
bicchiere
1
gambo
Acqua
qb
qb

Procedimento per Capra alla neretese

  1. Tagliare in pezzi di media grandezza la carne di capra. Se dovesse risultare un pò grassa, eliminare le parti più grasse. Lavare i pezzi.
  2. Metterli a cuocere sul fornello a fuoco medio in una pentola abbastanza larga, in cui si saranno già fatti rosolare la cipolla, l'olio e i chiodi di garofano.
  3. Aggiungere sale ed acqua q.b., perchè la carne arrivi a metà cottura dopo circa 1 ora e mezza.
  4. Ritiratasi l'acqua, far rosolare la carne, unendo i pomodori a pezzatti ed altra acqua.
  5. Lasciar cuocere per un'altra ora e mezza.
  6. Quando il sugo sarà diventato denso, aggiungere i peperoni già fritti a parte (oppure arrostiti), facendoli insaporire per 2-3 minuti.

Varianti

Si possono aggiungere ai sapori anche del pepe e della buccia di limone.

Tacchino alla neretese

Questa specialità gastronomica è tipica dei comuni situati nella parte nord della provincia di Teramo (Nereto, Torano Nuovo, Corropoli, Controguerra, Sant’Omero, Ancarano e Colonnella). È una ricetta che le famiglie locali si tramandano da generazioni, ed è abitudine prepararla nel periodo della festa di S. Martino.

Preparazione del tacchino alla neretese

Dopo aver pulito accuratamente il tacchino, si procede alla salatura interna ed esterna, strofinandolo con le mani. Viene quindi cosparso di strutto e olio e cotto in forno con aglio, rosmarino e vino bianco. La cottura avviene per circa due ore e mezza, durante le quali il tacchino va girato e bagnato spesso con l’olio di cottura per farlo rosolare e insaporire in modo uniforme. A cottura ultimata viene spezzato e servito con la salsa di cottura. Come usuale contorno si abbinano verze “strascinate” (lesse e ripassate in padella) in olio d’oliva con aglio e peperoni fritti (corni di capra).

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Redazione Alimentipedia

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I vostri commenti

cercate gentilmente di informarvi,prima di scrivere scelleratezze sulla capra alla neretese. La ricetta originale,la esegue il ristorante Zio Mamo la cui nonna fu l'artefice di questa deliziosa ricetta. Premiata con medaglia d'oro per i 50 anni di attività i primi anni del 1950.Vi sfido ad assaggiarla. Tutte le altre sono capra cotta, non "alla neretese".Vi risfido. Grazie

Bene Mauro! Grazieee...se vorrai farci avere quella originalissima di Zio Mamo....la pubblichiamo più che volentieri :-)

non è assolutamente un piatto tipico del periodo di Pasqua.La ricetta che avete mandato ,e vorrei sapere chi ve la ha data e perchè siete andati a chiederla a lei. Non mi sembra difficile informarsi sul come si proceda alla preparazione di codesto piatto. Basta andare in piazza a Nereto, e chiedere alla prima signora sulla sessantina(60 anni) che si incontra la ricetta originale. Ora vorrei sapere perchè andate a cercarla in altri posti.La ricetta originale, di Giulia Piattoni ved. De Gregoriis, fautrice del detto piatto è la seguente: < capra, cipolla, chiodi di garofano, olio, peperoncino (non esagerato), vino, pomodoro, poco di acqua per accomodare all'occorrenza la salsa di pomodoro,peperoni e capacità di cottura ( la cosa più importante)il procedimento da voi descritto sembra più un bollito o uno stracotto. Capirete perchè non descrivo il procedimento essendo, se permettete, una nostra ricetta per noi preziosa. La foto del Vs. articolo è la nostra ripresa probabilmente da voi in qualche sito. Comunque, cari Alimentipedia, non vi costerà molto venire ad assaggiare la nostra "capra alla Neretese".Distinti saluti a Voi ed a chi vuole per forza di cose(????) rovinare questa delizia del palato.

mia nonna ,Giulia Piattoni in De Gregoriis, ha inventato la ricetta della capra alla Neretese, premiata con medaglia d'oro negli anni '50 per i suoi meriti. Ha seguito nella famiglia la nuora Dina Lupini, mia madreed ora io che logicamente detengo la vera ricetta. Non potete dare falsa informazione perchè nuocete pesantemente sul lavoro di chi porta avanti, con grande passione e difficoltà, da 118 anni la ricetta originale. Quel che si mangia a Pasqua sono, l'agnello ed il capretto che è tutt'altra cosa della capra madre. La leggenda metropolitana vuole che la capra sia buona solo nel periodo di Settembre. Essa ha una spiegazione logica dovuta al movimento delle greggi in quegli anni. Se volete posso fornirvi anche un po di storia relativa, tramandatami.

Tratto da: Albergo Ristorante Zio Mamo di Nereto (te) negli anni 118 Giulia Piattoni (nonna) -- Dina Lupini (madre) -- di Mauro (nipote e figlio) attuale gestore.

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